Tetti a Riomaggiore di Telemaco Signorini

Tetti a Riomaggiore di Telemaco Signorini è una delle opere dipinte dall’artista macchiaiolo durante i soggiorni nella celebre località marina.

Telemaco Signorini, Tetti a Riomaggiore, 1892-1894, olio su tela, 56 x 38 cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Civica d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Tetti a Riomaggiore di Telemaco Signorini

Le abitazioni del piccolo paese di Riomaggiore sembrano procedere verso il mare affiancando la stradina centrale. Le costruzioni sono in pietra, semplici e coperte da tetti in ardesia. A sinistra alcune di esse sembrano appoggiarsi lungo i fianchi della montagna che sale dolcemente. Infine oltre il centro abitato il paesaggio si apre e si intravede il mare che confina con il cielo all’orizzonte.

Interpretazioni e simbologia di Tetti a Riomaggiore di Telemaco Signorini

Telemaco Signorini raffigurò in questo dipinto una veduta di Riomaggiore una località delle Cinque Terre, in Liguria che si trova in provincia di La Spezia. Si tratta della più meridionale delle Cinque Terre che sono Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e appunto Riomaggiore.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il dipinto intitolato Tetti a Riomaggiore si trova a Firenze presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Il Museo acquistò l’opera da Paolo Signorini nel 1908.

L’artista e la società. La storia dell’opera Tetti a Riomaggiore di Telemaco Signorini

L’opera risale al 1892-1894 circa. Signorini la dipinse all’età di circa 49 anni. L’artista infatti era nato nel 1835 e frequentò regolarmente la località dal 1860.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Tetti a Riomaggiore di Telemaco Signorini

Tetti a Riomaggiore è un’opera che ritrae il paesaggio con pennellate veloci che non descrivono i particolari ma suggeriscono la veduta d’insieme. La natura infatti è resa con approssimate campiture di colori netti così come le mura delle case. Telemaco Signorini fu un artista macchiaiolo che adottò la macchia come elemento di base del suo linguaggio pittorico. Nel dipinto si coglie infatti l’assenza di chiaroscuro sostituito dai contrasti di colore che creano le forme.

La tecnica

Il dipinto di Signorini è un olio ad impasto steso su una tela di 56 cm di altezza per 38 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto presenta poche variazioni di colore. Predominano infatti i grigi delle abitazioni al centro. In prossimità degli angoli, in alto a sinistra e in basso a destra, vi sono poi altre zone di colore verde. Invece l’angolo in alto a destra è occupato dall’azzurro del mare e dal cielo biancastro. L’illuminazione è diffusa e una luce bianca e lattiginosa si riflette sui tetti e sulle mura delle case.

Il dipinto osservato dal vero presenta un minor contrasto di luminosità e le ombre sono più alleggerite e meno profonde. Inoltre, i toni della vegetazione sono di un verde pallido, quasi grigio. Sono presenti poi riflessi azzurri sui tetti in primo piano e nell’insieme la veduta assume una tonalità fredda e chiara.

Lo spazio

Il paesaggio è visto dall’alto e la fuga dei tetti crea una forte sensazione di profondità. Inoltre le case isolate restituiscono una solida sensazione di tridimensionalità dello spazio.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Telemaco Signorini è di forma rettangolare e sviluppo verticale. L’inquadratura poi si avvicina ad una ripresa fotografica.

La struttura compositiva

La composizione è decisamente condizionata dalla disposizione obliqua delle abitazioni che si sviluppano da destra in basso lungo la stradina centrale, verso il mare nell’angolo superiore a destra. Il profilo della montagna crea poi un’altra linea obliqua ma di orientamento opposto. Infine, in alto il mare segna una linea decisa orizzontale. La particolare struttura compositiva determina quindi un notevole effetto di movimento. Infatti lo sguardo è invitato a procedere dal primo piano, in basso, verso il mare, che si trova nella parte superiore dell’opera.

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Bibliografia

  • Telemaco Signorini e la pittura in Europa. Catalogo della mostra (Padova, 19 settembre 2009-31 gennaio 2010), Marsilio, Collana: Cataloghi, 2009, EAN: 9788831798402
  • S. Condemi (a cura di), Firenze negli occhi dell’artista, da Telemaco Signorini a Ottone Rosai, Sillabe, 2012, EAN: 9788883476495S
  • Tiziano Panconi, Telemaco Signorini, Catalogo generale ragionato delle opere dipinte, Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli, Pistoia, 2019, ISBN-A10.979.12200/51149

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 gennaio 2021.

Gli autori hanno osservato l’opera dal vero.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Telemaco Signorini, Tetti a Riomaggiore, sul sito della Galleria Civica d’Arte Moderna di Firenze.

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