Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri di Andrea Mantegna

Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri di Andrea Mantegna è il quarto quadro della serie Trionfi di Cesare esposta presso Hampton Court a Londra.

Andrea Mantegna, Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri, 1486-1505, tempera su tela, 268 x 278 cm, Londra, Hampton Court

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Indice

Descrizione del dipinto Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri di Andrea Mantegna

Nel quarto quadro dei Trionfi di Cesare, Mantegna ha raffigurato un carro portato a spalle. Il corteo procede a sinistra e i portantini si voltano verso destra dove si trova il servitore con il mantello azzurro. Sul carro inoltre vi sono tesori e stoviglie preziose. Infatti si osserva un grande vaso buccellato pieno d’oro. Vi sono anche anfore, ampolle in metalli preziosi e piatti. In primo piano poi un inserviente sorregge con entrambe le braccia un voluminoso vaso colmo di oggetti preziosi e cristallo di rocca.

Il carro è seguito da insegne romane portate dai trombicines che procedono da destra. Sui loro strumenti vi sono anche dei nastri con le scritte in latino: SPQR IVLIVS CAESAR P.M. e SPQR DIVO IVLIO CAESARI D. P.P.P.. Altri inservienti guidano sue tori sacrificali. Sullo sfondo dei personaggi Mantegna ha dipinto anche un brano di paesaggio. Si osserva infatti una collina e alcuni edifici monumentali costruiti al sommo a destra. Più in basso, prima del bosco, infine sono visibili alcuni contadini al lavoro nei campi.

Interpretazioni e simbologia dei Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri

In questa scena continua la descrizione del corteo dei Trionfi di Cesare. Nell’immagine compare una metà del carro che contiene i tesori mentre l’altra metà si trova nel terzo quadro. I tori sono definiti sacrificali perché destinati ad essere uccisi in sacrificio agli dei.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri è la quarta scena dei Trionfi di Cesare di Andrea Mantegna. Francesco II Gonzaga commissionò il la serie all’artista per celebrare la propria grandezza.

L’artista e la società. La storia dell’opera Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri di Andrea Mantegna

I tecnici considerano buona la condizione di questo dipinto. Solamente il cielo ha perso il suo colore azzurro.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

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Lo stile di Portatori di vasi, tori sacrificali e trombettieri

Andrea Mantegna era un appassionato di antichità. Nei suoi dipinti infatti rappresentò spesso architetture che ricordano edifici classici o medievali. Così nel celebre dipinto intitolato Orazione nell’orto la Gerusalemme ideale dipinta sul monte è costituita da un insieme di edifici storici. Per l’artista infatti la scenografia non era un aspetto del dipinto da approfondire in modo filologico. Piuttosto Mantegna intendeva suggerire il clima dell’epoca.

La tecnica

L’opera di Andrea Mantegna è una tempera su tela. Sul finire del Quattrocento le tecniche degli artisti operanti sul suolo italico iniziarono ad evolversi. Ispirandosi alla pittura fiamminga gli artisti adottarono la pittura ad olio e la tela come supporto. Tale tecniche infatti risultavano più vantaggiose sotto molti aspetti. Le opere risultavano più leggere, più resistenti agli agenti atmosferici e più brillanti. Antonello da Messina e Giovanni Bellini furono i primi artisti a sperimentale la pittura ad olio.

Il colore e l’illuminazione

Nel dipinto prevalgono le tinte terrose chiare e scure. Gli abiti e il paesaggio invece creano un certo contrasto tonale perché dipinti con verdi e blu.

Lo spazio

La quarta scena del corteo dei Trionfi di Cesare riprende l’ambientazione all’aperto come tutti i dipinti che compongono la processione. Inoltre in questa scena è presente una parte di paesaggio collinare.

La composizione e l’inquadratura

Il quarto quadro dei Trionfi di Cesare è di forma quadrata. La composizione è fortemente condizionata dal soggetto. Infatti nella fascia in basso sono raffigurati i personaggi che procedono verso sinistra. In paesaggio invece è costruito su due ampie linee curve che salgono verso destra.

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Bibliografia

  • Anonimo (Marcantonio Michiel), Notizia d’opere di disegno, a cura di Jacopo Morelli, Bassano, 1800
  • Alberta De Nicolò Salmazo, Mantegna, Electa, Milano, 1997
  • Tatjana Pauli, Mantegna, serie Art Book, Leonardo Arte, Milano 2001, ISBN 978-88-8310-187-8
  • Maria Bellonci, Mantegna, Skira, Milano 2003
  • Francesca Marini, Mantegna, Milano, Rizzoli, 200
  • Ettore Camesasca, Mantegna, in AA.VV., Pittori del Rinascimento, Scala, Firenze 2007, ISBN 88-8117-099-X
  • Sergio Momesso, La collezione di Antonio Scarpa, 1752-1832, Bertoncello, Cittadella (Padova), 2007, ISBN 9788886868242

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 30 luglio 2019.

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