Nelle Nozze di Cana di Paolo Veronese alcuni personaggi sembrano essere i ritratti dell’artista e di altri suoi colleghi contemporanei.
Paolo Veronese, Le nozze di Cana, 1563, olio su tela, 666 x 990 cm. Parigi, Museo del Louvre
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Indice
Descrizione delle Nozze di Cana di Paolo Veronese
Davanti al gruppo dei musicanti si trovano due cani bianchi legati e fermi. A destra un servitore mesce e del vino mentre alle sue spalle un altro lo sta assaggiando. A sinistra, di schiena, un altro servitore procede alla mescita, intanto, un ragazzino nero porge un elegante bicchiere al primo commensale.
Cristo, è rappresentato in modo totalmente diverso dagli altri commensali. La sua figura è più illuminata e monumentale. Sembra distaccato da tutta la sala e osserva direttamente di fronte a sé e in una posizione immobile, con la corona luminosa che si irradia dal suo volto.
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Le Nozze di Cana sono un imponente dipinto di Paolo Veronese che fu realizzato per il refettorio del Convento di San Giorgio Maggiore a Venezia.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile delle Nozze di Cana di Paolo Veronese
Il Veronese interpretò il tema evangelico delle Nozze di Cana raffigurando la scena affollata di un banchetto della Venezia del Cinquecento. Veronese dipinse centotrentadue personaggi sulla scena del banchetto, tra i quali numerosi suoi contemporanei. Secondo una lettura attenta i musicisti in primo piano sarebbero Jacopo Bassano col flauto, il Tintoretto col violino, Tiziano col violoncello e lo stesso Veronese, il suonatore di viola. La presenza di questi personaggi diede all’opera di Paolo Veronese una certa componente secolare. Infatti, nel 1573 per questo motivo ebbe dei problemi con l’inquisizione.
La scena ha una tipica componente teatrale ambientata all’interno di una grande architettura che ricorda gli edifici di Andrea Palladio. Questa cifra stilistica si ritrova anche nei dipinti meno affollati di Veronese, soprannome di Paolo Caliari.
Lo spazio
La tavolata è disposta con il fronte riservato, centralmente, alla figura di Cristo. I diversi personaggi sono atteggiati in modo apparentemente casuale. Infatti, alcuni di loro conversano amabilmente o si occupano del cibo. Solamente la donna di sinistra è rivolta verso lo spettatore ed è dipinta come se stesse posando per un ritratto. Anche un personaggio a destra, vestito di nero, sembra isolato e rivolto verso lo spettatore.
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Bibliografia
- Veronese. La pittura profana, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2005; 2006, EAN: 9788809040885
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 20 dicembre 2019.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Paolo Veronese intitolate:
- Annunciazione
- Cena in Casa Levi
- Nozze di Cana
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Paolo Veronese, Nozze di Cana, sul sito del Musée du Louvre di Parigi.
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