Maternità di Gaetano Previati

Maternità di Gaetano Previati è un dipinto monumentale nel quale l’artista interpretò in modo laico il tema della tradizione cristiana.

Gaetano Previati, Maternità, 1890-1891 circa, olio su tela, 177 x 411,5 cm. Novara, collezioni del Banco BPM, Banca Popolare di Novara

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Indice

Descrizione di Maternità di Gaetano Previati

Una giovane madre è seduta a sinistra del dipinto. La schiena è appoggiata ad un piccolo albero di melarancio. La giovane culla e allatta il bambino protetto dal suo abbraccio. Indossa un velo bianco sulla capo e un abito blu. Intorno a loro vi sono alcuni angeli dalle grandi ali e vesti bianche. I tre di sinistra sembrano riposare e appoggiano il capo sulle mani. L’angelo di destra, invece, è inquadrato di spalle. Anche lui sembra dormire. Infine, un altro angelo è accasciato sul sepolcro coperto da erba verde. La sua posizione esprime disperazione e abbandono. Il paesaggio è verde e ai piedi della madre crescono diversi gigli bianchi e alcuni anemoni.

Interpretazioni e simbologia di Maternità di Gaetano Previati

Nel dipinto Maternità, Gaetano Previati fa riferimento al tema cristiano della Vergine con il Bambino. Il tema tradizionale della Maestà è interpretato in chiave laica e simbolista. I riferimenti alla purezza di Maria rimangono il velo bianco e i gigli. Gli anemoni violetti che crescono ai piedi della Madonna rappresentano la breve vita di Cristo. Infatti il delicato fiore dell’anemone è destinato ad appassire velocemente. Inoltre, gli anemoni rossi, sarebbero nati dal sangue di Cristo in seguito alla sua crocifissione.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Gaetano Previati espose Maternità alla prima Triennale di Brera nel 1891. Il Simbolismo, compariva, così, per la prima volta nell’arte ufficiale italiana. L’opera suscitò immediatamente un dibattito a causa delle implicazioni simboliche del tema. Inoltre, alcuni accusarono Previati di non saper disegnare.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Gaetano Previati realizzò alcuni disegni preparatori. In questi lavori l’artista studiò attentamente i dettagli iconografici. Inoltre, valutò la composizione al fine di ottenere un effetto unitario d’insieme. Previati iniziò a lavorare al dipinto nel settembre del 1890. Dopo un meticoloso e tormentato lavoro consegnò a Brera l’opera tra fine marzo e il 10 aprile del 1891.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

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Stile e tecnica del dipinto Maternità di Gaetano Previati

Gaetano Previati si formò presso l’Accademia di Brera. Suo insegnante fu Giuseppe Bertini un artista romantico. Inizialmente, dipinse opere di carattere storico. Passò, quindi, alla Scapigliatura e, in seguito al divisionismo. Previati, diversamente da Segantini e Seurat propose una maggiore fusione tra figura e ambiente. Si concentrò sull’atmosfera psicologica per ottenere una risposta emotiva nello spettatore. Tale interesse derivava dalla sua adesione alla Scapigliatura negli anni Ottanta dell’Ottocento. Vittore Grubicy definì il modo di dipingere di Previati come “Pittura di idee” che diventò, in seguito Simbolismo.

Tecnica

Maternità è un dipinto monumentale di Gaetano Previati realizzato mediante piccole pennellate filamentose. I colori sono accostati puri sulla tela. L’artista realizzò alcuni disegno preparatori tra i quali il quadrettato che si trova al Museo dell’Ottocento di Ferrara.

Studio per la Maternità di Gaetano Previati
Studio per la Maternità di Gaetano Previati

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto intitolato Maternità è suddiviso su tre fasce cromatiche. La parte alta, il cielo, è risolta con un azzurro tendente al grigio. La fascia centrale, invece, rappresentata dalle figure tende a grigio argento. Infine, la parte inferiore è occupata dal prato. I contrasti di luminosità sono piuttosto deboli. Il paesaggio è illuminato dalla luce solare che proviene dal fondo.

Lo spazio

Maternità è un dipinto ambientato in un paesaggio esterno. La prospettiva geometrica non contribuisce a costruire lo spazio che viene organizzato grazie alla disposizione delle figure in primo piano. La sovrapposizione è l’indicatore spaziale che contribuisce a chiarire i rapporti tra le figure.

La composizione e l’inquadratura

Il celebre dipinto di Gaetano Previati è di forma rettangolare con orientamento orizzontale. La sua inquadratura ampia permette una vista panoramica della scena. Infatti, gli Angeli e la Madre con il Bambino occupano l’intera larghezza del dipinto. Invece, al cielo è riservata una limitata porzione in alto. Nella fascia centrale, infine, sono collocate le figure che si succedono ritmicamente da sinistra a destra. Le figure di Maria e del Bambino sono protette da una nicchia, a sinistra, formata dagli angeli.

Confronti. La Maternità della Galleria d’arte Moderna di Milano

Maternità della Galleria d'arte Moderna di Milano di Gaetano Previati
Maternità della Galleria d’arte Moderna di Milano di Gaetano Previati

Gaetano Previati, Maternità, 1885, olio su tela, 56 x 100 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

Nel 1885 Gaetano Previati dipinse un tela di modeste dimensioni dal titolo Maternità. L’opera giunse alla Gam di Milano grazie al legato di Isaia Zancone del 1931. Nel dipinto la Madonna è seduta nella parte sinistra, in alto, del dipinto e tiene tra le braccia il Bambino nudo. È circondata da angeli dalle grandi ali scure e argentate. La Vergine indossa un abito blu cobalto e un velo bianco sul capo. La scena è ambientata all’interno di un solare paesaggio. Inoltre, ai piedi di Maria crescono dei gigli bianchi.

Il tema della Maestà tra i gigli sarà ripreso dall’artista anche nella Madonna dei gigli del 1893. In Maternità, del 1885, lo stile è quello utilizzato da Previati negli anni della Scapigliatura. Infatti, le pennellate vigorose e separate contribuiscono a determinare una pittura degli affetti. Lo spettatore viene, così, coinvolto emotivamente e affettivamente dal tema e dal turbine della pittura.

Approfondimenti. La Maternità interpretata dai pittori divisionisti alla prima Triennale di Milano nel 1891

Previati rappresentò il concetto di amore materno con un linguaggio laico. Grubicy, il suo gallerista, definì questa operazione pittura di idee. Previati attinse, così, alle immagini dell’inconscio prive di connotazioni religiose. Dipinse, infatti, la Madonna e il Bambino circondati dagli angeli. Inoltre, il dipinto è simile ad una composizione musicale. L’artista utilizzò la tecnica divisionista per dissolvere i contorni delle figure. In più, ricorse ad un’unica tonalità di colore che contribuisce a rendere meno realistica la scena. Giovanni Segantini espose, invece, l’opera intitolata Le due madri. Il dipinto affronta il tema della maternità in chiave verista pastorale. L’opera non suscitò alcuna critica poiché tale rappresentazione per tema e per tecnica rispondeva al gusto corrente. Infatti, Le due madri fu considerata un’opera verista e il tema accettato come rappresentativo del sentimentalismo popolare.

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