Giovinetta (Nudo femminile) di Marino Marini

La scultura Giovinetta (Nudo femminile) di Marino Marini precede le sue figure femminili degli anni della guerra e ne anticipa il carattere austero e le forme piene e rotonde.

Marino Marini, Giovinetta (Nudo femminile), 1938, Terracotta, 148 x 38 x 28 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

Indice

Descrizione di Giovinetta (Nudo femminile) di Marino Marini

La terracotta raffigura una giovinetta in piedi con il corpo nudo. Le gambe sono disposte in una posizione di riposo e quella sinistra è leggermente flessa. I piedi invece poggiano stabilmente su di una piccola base rettangolare. Le braccia inoltre sono tronche a livello dei deltoidi che rimangono integri solo nella loro porzione orizzontale superiore. I seni poi sono piccoli e il viso è sollevato e leggermente ruotato verso destra. La capigliatura infine è sobria e raccolta intorno al capo.

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Analisi sintetica della scultura Giovinetta (Nudo femminile) di Marino Marini

Sono note altre tre copie in bronzo sulle quali si notano alcune varianti rispetto alla terracotta. Una è di proprietà di una collezione svizzera. Un secondo esemplare è custodito poi presso il Centro di documentazione Marino Marini al Tau di Pistoia. La terza infine si trova al Prefectural Museum of Modern Art di Yogo.

Giovinetta (Nudo femminile) modellata da Marino Marini viene accostata alla Giovinetta Jesi realizzata nel 1939 e alle Pomone scolpite negli anni 1939-1941. Inoltre secondo gli storici la scultura è un primo esempio di opera che rievoca una certa mitica classicità. Il riferimento alla scultura classica è infatti evidente nel modellato dai volumi pieni e nell’espressione austera.

Nel 1992 la scultura di Marino Marini intitolata Giovinetta (Nudo femminile) fu restaurata eliminando la vernice nera e lo stucco rosato utilizzato per riempire le rotture. È rimasto invece il gesso di riempimento nella base e in parte delle gambe che migliora la stabilità della figura.

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Marino Marini, Giovinetta (Nudo femminile), sul sito della Pinacoteca di Brera di Milano.