Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli

Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli prende il suo nome dal cantico che la Vergine sta scrivendo sul pesante libro sostenuto dagli angeli.

Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat, 1483-1485, tempera su tavola, diametro 115 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

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Indice

Descrizione del dipinto Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli

Nel dipinto di Sandro Botticelli è rappresentata la Madonna con il Bambino tra gli angeli. La Vergine siede a sinistra del dipinto. Indossa una veste rossa coperta da un mantello blu scuro e finemente decorato. Il suo abbigliamento è particolarmente raffinato e intorno al collo è stretta una sciarpa preziosa. La fisionomia di Maria la identifica come una donna molto giovane e di estrema bellezza. Due angeli, a sinistra e a destra, reggono sul capo della Vergine una elaborata e sottile corona dalla quale si espandono sottili strisce velate e dorate. Sulle ginocchia della Vergine siede il bambino.

Gesù è nudo ma avvolto in parte da un panno bianco. Il viso è rivolto verso l’alto e con la mano sinistra afferra un melograno insieme alla madre. Con la mano destra, invece, indica alcuni versi scritti sul testo che reggono i due angeli dalle fattezze rinascimentali. Inoltre, Maria allunga il braccio oltre le pagine e intinge una penna nel calamaio retto dall’angelo di destra. Al centro del dipinto si nota un paesaggio fluviale coperto da un cielo azzurro incorniciato da una finestra. Infine, sul capo di Maria si sprigiona una luce dorata rappresentata da raggi filiformi. Intorno al capo dei personaggi sacri si espandono dei sottili raggi dorati.

Interpretazioni e simbologia di Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli

Il dipinto di Botticelli è intitolato Madonna del Magnificat per via della parola che compare chiaramente sulla pagina indicata dalla mano di Gesù Bambino. Il Magnificat è un cantico scritto nel Vangelo di Luca. Il primo verso è: “Magnificat anima mea Dominum” (L’anima mia magnifica il Signore). Gli angeli che sostengono la corona della Vergine appartengono alla tradizione fiamminga e si definiscono “reggicorona”. In alcuni dipinti fiamminghi aleggiano sul cielo sopra la Vergine come nel dipinto di Antonello da Messina intitolato Madonna col bambino. La melagrana è un simbolo di passione, infatti, i suoi chicchi rossi ricordano il sangue versato da Gesù.

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Lo stile

Il dipinto di Botticelli è un’opera devozionale dedicata alla Maternità. Fu dipinto nella piena maturità dell’artista all’età di circa quarant’anni. Botticelli è considerato un grande protagonista del primo Rinascimento. La Madonna del Magnificat è un dipinto che rivela i tratti distintivi di Botticelli rispetto alle esperienze dei contemporanei. Gli artisti della corte medicea erano impegnati nella ricerca del naturalismo in pittura. Botticelli, pur inserendosi in tale contesto era interessato alla idealizzazione delle forme al fine di perseguire la bellezza assoluta. In questo dipinto religioso nei tratti dei personaggi si evidenzia la ricerca del bello ideale condotta da Sandro Botticelli. Inoltre i volti esprimono grazia e delicatezza nelle fattezze fisiche. Le vesti, invece, esprimono grande eleganza e raffinatezza. Le posizioni dei corpi sono molto controllate e determinano una composizione di tipo classico.

La tecnica

La Madonna del Magnificat è una tempera su tavola. Tale tecnica nel corso del Quattrocento verrà sostituita progressivamente dall’olio su tela. Il maestro di Botticelli fu Filippo Lippi, artista molto esperto nella realizzazione di Madonne. Questa formazione risultò determinante nel lavoro di Botticelli.

Il colore e l’illuminazione

L’opera è in equilibrio cromatico tra toni caldi e freddi. Gli abiti della Madonna e di un angelo di sinistra sono di un rosso molto saturo. L’arancio, invece, si trova sulla veste dell’angelo centrale. Il resto della scena è colorato con toni freddi e scuri. Questa distribuzione dei toni crea un forte contrasto di luminosità che mette in evidenza le figure in primo piano. La luce esterna è ideale e mette in risalto i volumi morbidi grazie ad un debole chiaroscuro.

Lo spazio

La scena che ritrae la Madonna del Magnificat è inserita all’interno di un ambiente chiuso. Sul fondo si nota un paesaggio fluviale otre la cornice della finestra. Inoltre, lo spazio non è definito dalla prospettiva geometrica ma sono gli altri indicatori spaziali a descrivere la profondità. Il punto di vista del fedele lo pone alla stessa altezza dei personaggi raffigurati. Infine, il primo piano è occupato dalla scena sacra mentre il paesaggio si sviluppa dal secondo piano allo sfondo. La cornice in pietra tonda della finestra divide, in alto, lo spazio divino da quello terreno.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto è realizzato su di una tavola tonda. Solitamente, nel Rinascimento tale formato era destinato alla committenza laica o amministrativa. L’inquadratura dispone i personaggi con posture che assecondano la curvatura del bordo. La Vergine con il Bambino sono disposti a destra di fronte all’angelo con la veste bianca. A sinistra, si trova, invece, il gruppo di quattro angeli. Il dipinto è particolarmente equilibrato nella disposizione delle forme e della composizione cromatica. La disposizione dei corpi contribuisce poi a creare una forma circolare interna. A destra corre lungo la schiena della Vergine, a sinistra attraverso il corpo degli angeli e del braccio sollevato che sostiene la corona.

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Bibliografia

  • Aby Warburg, Botticelli, 2003, 2016, Abscondita Collana: Miniature, EAN: 9788884165770
  • Carlo Bo, Botticelli, 2003, Rizzoli Skira Corriere della Sera Collana: I classici dell’arte, EAN: 5000000159960
  • Guido Cornini, Botticelli, 2016, Giunti Editore Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809994249

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat, sul sito della Galleria degli Uffizi di Firenze.

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