MAC Movimento Arte Concreta

Il MAC Movimento Arte Concreta fu una realtà artistica nata a Milano in Italia, dopo la Seconda Guerra Mondiale e diffusa poi in altre città.

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La fondazione del MAC Movimento Arte Concreta risale al 1948, a Milano, grazie a Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, Augusto Garau, Ettore Sottsass. Il critico dell’arte Albino Galvano promosse con la sua attività la diffusione del MAC. Gillo Dorfles invece fu il teorico del MAC (Movimento Arte Concreta).

Il MAC (Movimento Arte Concreta) da Milano si diffuse poi a Torino Torino, Genova, Firenze.

La storia del MAC Movimento Arte Concreta

Gli artisti del MAC esordirono nel dicembre del 1948 con una mostra organizzata presso la Libreria Salto di Milano. In seguito il MAC assume la configurazione di una rete di artisti con sede a Milano, come Torino, Genova, Firenze, Roma e Napoli.

Il MAC fu in rapporto con altre realtà italiane quali il Gruppo Forma 1 di Roma.

Fecero parte del Movimento Arte Concreta pittori, scultori, architetti, designer e grafici. Le figure di ispirazione del MAC furono il critico dell’arte Gillo Dorfles e il designer Bruno Munari.

Il MAC si sciolse nel 1958.

Il linguaggio del MAC Movimento Arte Concreta

L’idea di fare artistico secondo Gillo Dorfles è riassunto nella definizione elaborata dal critico. Secondo il MAC l’arte doveva essere “basata soltanto sulla realizzazione e sull’oggettivazione delle intuizioni dell’artista rese in concrete immagini di forma-colore, lontane da ogni significato simbolico da ogni astrazione formale e mirante a cogliere solo quei ritmi, quelle cadenze, quegli accordi di cui è ricco il mondo dei colori“.

L’opera d’arte quindi doveva partire dalle intuizioni dell’artista, libere da significati simbolici della tradizione, della comunità culturale o politica. Queste intuizioni dovevano essere oggettivate, quindi rielaborate con un’opera d’arte visiva basata sull’articolazione di elementi del linguaggio della composizione cromatica.

Albino Galvano sostenne le attività del MAC al fine di promuovere l’arte astratta geometrica quindi priva di riferimenti figurativi con la realtà. Inoltre gli artisti rifiutarono anche qualsiasi riferimento poetico nell’immagine come nel caso dell’astrattismo lirico.
Il termine concretismo faceva riferimento allo stesso termine nell’accezione usata da Van Doesburg e Kandinskij negli anni Trenta del Novecento.

Gli artisti del MAC Movimento Arte Moderna

Gli artisti che negli anni aderirono al MAC furono: Antonio Franchini, Gianni Bertini, Ferdinando Chevrier, Franz Furrer, Mario Nigro, Ideo Pantaleoni, Galliano Mazzon, Plinio Mesciulam, Luigi Veronesi, Renato Barisani referente e coordinatore per Napoli fino al 1958, Vittorio Ugolini, Luiso Sturla segretario per la Liguria fino al 1957.

Gli architetti che aderirono al MAC furono Attilio Mariani, Carlo Perogalli, Tito Varisco, Roberto Menghi, Marco Zanuso, Mario Ravegnani, Carlo Paccagnini, Vittoriano Viganò.

Le opere

In preparazione

Bibliografia

  • Paolo Fossati, Movimento arte concreta 1948-1958, Torino, 1980.
  • Luciano Caramel, Movimento Arte Concreta 1948-1958, Galleria Fonte D’Abisso Edizioni, Modena, 1987
  • Gillo Dorfles, Ultime tendenze dell’arte d’oggi, Feltrinelli, Milano, 2003. ISBN 88-07-81566-4
  • Movimento Arte Concreta 1948-1952, Catalogo della Mostra della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, a cura di E. Crispolti, Edieuropa/De Luca Editori d’arte, Roma, 2003. ISBN 88-8016-544-5

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