La Statua di Ramses II

La Statua di Ramses II raffigura il potente e famoso faraone del Nuovo Regno che regnò per più di settant’anni sull’Egitto e altri popoli.

Statua di Ramses II, basanite nera. Nuovo Regno, XIX dinastia, regno di Ramesse II 1279-1213 a.C., altezza (senza basamento) 194 cm, larghezza 70 cm Karnak, tempio di Amon. Collezione Drovetti (1824). C. 1380. Torino, Museo Egizio

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Indice

Descrizione della Statua di Ramses II

Ramses II è seduto sul trono in posizione frontale, con il corpo rigido e le gambe accostate. Il faraone indossa una tunica che arriva alle caviglie e il copricapo reale. Nella mano destra sollevata inoltre stringe uno scettro. In basso a destra è scolpita l’immagine della consorte, la regina Nefertari. Il suo nome è indicato dai geroglifici scolpiti nello spazio libero a sinistra accanto alla sua figura. A sinistra è scolpito un ragazzo sempre di dimensioni minori.

Interpretazioni e simbologia della Statua di Ramses II

Il faraone Ramses II regnò dal 1279 a.C.–1213 o 1212 a.C. Successe a Seti I e gli subentrò Merenptah. È conosciuto anche con i nomi di Ramesse II, Ramsete II e Ramses il Grande. Ramses II regnò per più di 70 anni e per questo è considerato un grande sovrano. Nella scultura il giovane Ramses II è identificato con gli attributi iconografici che caratterizzano un sovrano egizio. Stringe lo scettro ricurvo sacro ad Osiride detto hèka, indossa la tipica veste e porta il khepresh un copricapo a forma di elmo. Sotto i piedi inoltre pesta nove cerchi che rappresentano altrettanti popoli controllati dall’Egitto. Sulla scultura inoltre sono scolpiti numerosi geroglifici che rappresentano il nume di Ramses II.

Ramses II ebbe molte mogli e più di cento figli. La regina Nefertari rappresentata in basso a destra era però la sua preferita. Il ragazzo scolpito in basso invece è il figlio della coppia reale. Si tratta di Amonhèrkhopeshèf il principe ereditario che porta in mano un flabèllo, simbolo di rispetto verso il padre.

Il flabello era un grande ventaglio utilizzato per rinfrescare i dignitari e scacciare gli insetti. Il termine deriva dal latino flàbrum.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La statua probabilmente era parte della decorazione statuaria del tempio di Amon a Karnak insieme ad altre effigi di faraoni. La statua di Ramses II è esposta al Museo Egizio di Torino.

L’artista e la società. La storia della Statua di Ramses II

La statua fu ritrovata nel 1818 sepolta nelle rovine di Tebe e fa parte della collezione Drovetti.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile della Statua di Ramses II

La posizione assunta da Ramses II è piuttosto rigida e rispetta le regole della figurazione egizia del Nuovo Regno. Infatti il valore degli artisti era quello di riprodurre lo stile della tradizione tramandato da padre in figlio. Rispetto alla scultura dell’Antico Regno quest’opera presenta però forme meno squadrate, più arrotondate e nel complesso più morbide. Anche il panneggio dell’abito è reso con un modellato raffinato che si adegua all’anatomia sottostante.

La tecnica

La statua di Ramses II è in basanite nera. Il gruppo scultoreo misura (senza basamento) 194 cm, larghezza 70 cm.

La luce sulla scultura

La superficie scura della statua richiede una particolare illuminazione ambientale. Infatti i contrasti sono accentuati dai toni profondi e dalla superficie lucida della pietra levigata.

Rapporto con lo spazio

La statua di Ramses II è modellata sui tre lati, frontale e laterali. La fruizione migliore è quella frontale. Nonostante questo anche i prospetti laterali rispecchiano lo stile grafico e lineare della figurazione egizia. La figura della regina Nefertari è di dimensioni minori per via della prospettiva gerarchica che prevedeva di associare la grandezza delle figure all’importanza del personaggio rappresentato.

La struttura

La statua è di forma monolitica e compatta e poggia su un basamento quadrangolare.

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Bibliografia

  • La statua di Ramesse II, Museo Egizio di Torino
  • Giovanna Magi, Luxor, Karnak, la valle dei Re, Bonechi Collana: Arte e storia, 2014, EAN: 9788847605015

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 5 dicembre 2019.

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Consulta la pagina dedicata alla Statua di Ramesse II, sul sito del Museo Egizio di Torino.

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