L’incontro di Fragonard

In seguito alla richiesta di Madame du Barry, Fragonard realizzò quattro dipinti che raccontano i momenti determinanti di un corteggiamento. L’incontro di Fragonard è il secondo di questa serie.

Jean-Honoré Fragonard, L’incontro, 1771-1773, olio su tela, 318 x 215 cm. New York, Frick Collection

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Indice

Interpretazioni e simbologia de L’incontro di Fragonard

Il tema richiesto a Fragonard era legato alla conquista amorosa. L’artista scelse di illustrare i vari momenti del corteggiamento fino al successo dell’amante. L’incontro di Fragonard e gli altri dipinti della serie sono ambientati all’interno di un immaginario e bellissimo giardino. I quattro pannelli si intitolano: L’inseguimento, L’incontro, Le lettere d’amore e L’amante incoronato.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Nel 1771 Jean-Honoré Fragonard ricevette una commissione per la realizzazione di una serie di quattro pannelli destinati ad essere esposti all’interno di due saloni del castello di Louveciennes. La residenza era il ritiro dorato di Madame du Barry la bellissima amante di Luigi XV, dopo Madame de Pompadour.

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Lo stile de L’incontro di Fragonard

La donna è dipinta con una posizione che ricorda quelle delle attrici teatrali. Infatti il gesto della sua mano, chiara contro il verde scuro, si ritrova in molte incisioni del periodo. Le stampe ritraggono attrici e danzatori che compiono un gesto teatrale molto diffuso e apprezzato all’epoca. In alto, una statua di Venere tiene la faretra di frecce a Cupido. Il tema era già stato trattato prima dall’artista francese Watteau che dipinse Venere felice nel verde. Fragonard, invece, fa interpretare alla dea dell’amore un ruolo più scontroso. Venere, infatti, sta cercando di cacciare Cupido da una nuvola.

Il colore e l’illuminazione

I colori de L’Incontro di Fragonard sono tipicamente settecenteschi delicati e brillanti. Il giardino è dipinto con una grande tonalità di verdi. In corrispondenza delle figure si intensificano le ombre che servono a far risaltare l’abbigliamento intensamente colorato. La ragazza spicca contro il grigio scuro del basamento di Venere in modo molto evidente. Il suo abito giallo chiarissimo è estremamente illuminato da una luce quasi teatrale. Accanto a lei si trova un grande vaso di rose che si affacciano oltre il bordo e cadono verso il prato.

A destra, sopra ad una balaustra, si trova in piedi il corteggiatore. La sua casacca è rosso fuoco, dipinta quasi senza chiaroscuro. Il rosso pare illuminarsi in modo fosforescente e emerge contro qualche brano di cielo azzurro. I visi sono dipinti quasi di profilo, molto chiari e in contrasto contro lo scuro delle frasche alberate. Sparsi per tutto il giardino vi sono fiori e piante di ogni genere di colori chiari e tendenti al rosso. La statua di Venere, in centro in alto è un grigio tendente al verde. Gli alberi in secondo piano sembrano funghi di fumo. Sbuffano verso l’alto di un verde tendente all’azzurro. Il cielo è chiarissimo è animato da vaporose nuvole bianche. La luce che illumina la scena è brillante e solare. Tuttavia non convince pienamente e ricorda, piuttosto, l’illuminazione artificiale di un teatro.

Lo spazio

Nonostante la scena avvenga all’interno di un giardino, lo spazio pare una finzione scenica. Si può immaginare di avere un palcoscenico in primo piano. Su questo sono disposti a destra e a sinistra, vasi ricolmi di piante e fiori. Al centro, in secondo piano svetta una statua di Venere molto alta che già pare dipinta su di un fondale colorato. A destra un ragazzo vestito in abiti settecenteschi entra in scena scavalcando una balaustra gialla. A sinistra una giovane sta entrando in scena, verso il centro, con le mani atteggiate in modo teatrale. Sebbene lo sfondo sia stato dipinto conto della prospettiva aerea lo stile e la sovrapposizione degli elementi non sembrano appartenere allo stesso spazio nel quale avviene la scena. In ogni caso, l’azione si svolge nel primo piano, in uno spazio occupato dai due protagonisti tra i grandi vasi di fiori.

La composizione e l’inquadratura

La scena galante si svolge al centro del dipinto. Le due figure sono, però, coloratissime e leggere e non creano un importante peso visivo che sposti l’attenzione in modo determinante. È, piuttosto, la grande e alta statua di Venere ad ancorare centralmente e verticalmente la composizione. La Venere non si trova precisamente al centro, però, crea un asse di simmetria verticale molto potente intorno al quale si svolge l’azione e si articola lo spazio scenico. Con movimento circolare I protagonisti e la natura ruotano intorno a Venere come in una giostra settecentesca. Le diagonali del dipinto si incrociano in corrispondenza del piede sinistro avanzato della dea. La diagonale che va dall’alto destro all’angolo in basso a sinistra è sottolineata dal ramo che parte dalla base della statua. Prosegue poi, in basso lungo il volto della dama e scorre in basso sul suo braccio destro.

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 28 ottobre 2022.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Jean-Honoré Fragonard, L’incontro, sul sito della Frick Collection di New York.

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