Ritratto del conte Flaminio Tassi (?) di Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi)

Il Ritratto del conte Flaminio Tassi (?) di Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi) è un esempio della capacità dell’artista di cogliere il carattere del personaggio. Nonostante la vitalità che esprime il ritratto si tratta forse di un antenato di Francesco Maria Tassi.

Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi), Ritratto del conte Flaminio Tassi (?), 1720-1725, olio su tela, 127 x 98 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Indice

Descrizione del Ritratto del conte Flaminio Tassi (?) di Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi)

Il Ritratto del conte Flaminio Tassi non è sicuramente identificato dagli storici come un antenato di Francesco Maria Tassi, il biografo di Fra’ Galgario. Nel dipinto ovale è raffigurato a mezza figura e di profilo con il volto però frontale. Il giovane indossa poi una ricca parrucca candida divisa sulla fronte. Veste una giubba ornata da un ricco ricamo bianco.

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Analisi sintetica del Ritratto del conte Flaminio Tassi (?) di Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi)

Fra’ Galgario (Vittore Ghislandi) fu un ritrattista molto capace e attento. I suoi soggetti sono infatti rappresentati con attenzione psicologica. Fra’ Galgario dipinse ritratti di funzionari, militari, nobili, borghesi e religiosi.

Fra’ Galgario ebbe la capacità di cogliere il carattere del protagonista e di rappresentarlo con notevole realismo. Usava infatti vestire dei manichini con l’abito del personaggio per evitare lunghe pose e avere più tempo nello studio dell’abbigliamento. Nei suoi dipinti utilizzò poi toni spenti, che si notano nel Ritratto del conte Flaminio Tassi sullo sfondo e nell’abito. Inoltre ricopriva le superfici con lacche molto ricercate che preparava egli stesso.

Il Ritratto del conte Flaminio Tassi è scuro e l’immagine si articola in gran parte sul contrasto tra il nero dello sfondo e dell’abito contro il bianco della parrucca e del ricamo. L’unica nota di colore infine è rappresentata dall’incarnato del volto e della mano.

Il fondo completamente buio elimina qualsiasi riferimento allo spazio circostante.

Il formato del ritratto è ovale e la figura è posta sulla verticale centrale per dare la possibilità al personaggio di avere la sufficiente cornice di fondo.

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