Effetti del Buon Governo in campagna di Ambrogio Lorenzetti

Effetti del Buon Governo in campagna di Ambrogio Lorenzetti è un affresco che si trova nel Palazzo Pubblico di Siena e descrive le conseguenze di una buona amministrazione cittadina.

Ambrogio Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in campagna, 1338-1339, affresco. Siena, Palazzo Pubblico, Sala della Pace

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Indice

Descrizione dell’affresco Effetti del Buon Governo in campagna di Ambrogio Lorenzetti

A sinistra l’affresco è collegato con Effetti del Buon Governo in città. Infatti, sono evidenti le mura con la porta dalla quale escono ed entrano i cittadini e i contadini. Un gruppo di cacciatori a cavallo esce dalla città avviandosi verso la campagna. Invece, sulla strada che sale verso Siena, giungono in città alcuni contadini con sacchi di granaglie. In primo piano, a sinistra si osservano dei contadini al lavoro tra i campi. Giovani cittadini cacciano con la balestra tra viti ed ulivi.

In alto, tra le colline lontane e vicine sono dipinte case coloniche e borghi. In alto a destra una figura nuda alata mostra un cartiglio aperto con la scritta: «Senza paura ogn’uom franco camini / e lavorando semini ciascuno / mentre che tal comuno / manterrà questa donna in signoria / ch’el alevata arei ogni balia». La figura allegorica sorregge con la mano sinistra una forca con un impiccato.

Interpretazioni e simbologia dell’affrescco Effetti del Buon Governo in campagna di Ambrogio Lorenzetti

La figura nuda e alata è la Sicurezza che ammonisce i coloro che trasgrediscono e mettono in pericolo la serenità di città e campagna. La Sicurezza inoltre rappresenta uno dei primi esempi di utilizzo positivo del corpo nudo. Infatti, nel medioevo tale rappresentazione era riservata alle figure dei dannati. Lorenzetti dipinse attività agricole che si svolgono in diversi momenti dell’anno. La loro presenza nella stessa scena non è, quindi, realistica. L’artista volle, piuttosto, simboleggiare la floridezza della campagna governata da una buona amministrazione. La presenza di ricchi cittadini, borghesi, contadini e poveri mendicanti segnala l’intenzione del Buon Governo di permettere la convivenza pacifica di ogni componente sociale del luogo.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Effetti Del Buon Governo in campagna e gli altri affreschi furono commissionati dal Governo dei Nove di Siena. In seguito alla partenza di Simone Martini dalla città, Ambrogio Lorenzetti fu considerato l’artista più capace e in grado, quindi, di realizzare l’importante opera di propaganda politica.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Nel 1335 – 1336 Simone Martini lasciò Siena e partì per Avignone. Nel 1337 Ambrogio Lorenzetti si stabilì definitivamente nella città. L’artista diventò, così, il più importante a Siena. Dal 1338 al 1339 si impegnò nella decorazione della Sala dei Nove nel Palazzo Pubblico. Gli affreschi che coprono le pareti sono l’Allegoria Buon Governo sulla parete di fondo. A sinistra, invece, si trova quella del Cattivo Governo e a destra Effetti del Buon Governo in città che prosegue con Effetti del Buon Governo in campagna.

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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile dell’affresco Effetti del Buon Governo in campagna di Ambrogio Lorenzetti

Ambrogio Lorenzetti operò nella stessa epoca di Cimabue, Giotto, Simone Martini e Duccio di Buoninsegna. Nonostante la sua presenza a Siena, però, non è considerato un esponente della tradizione gotica senese. Ne Gli effetti del Buon Governo in campagna, Ambrogio Lorenzetti descrive il paesaggio con attenzione ai dettagli. Le forme delle colline sono circoscritte da una linea di contorno ma rafforzate anche da un minimo di chiaroscuro. I contadini al lavoro e i cacciatori sono poi descritti con posture realistiche. In questo affresco, Lorenzetti dipinse un primo esempio paesaggio concepito come soggetto principale. Infatti, prima di tale scelta il fondo delle scene religiose era realizzato in oro o con pochi dettagli naturali.

La tecnica

Effetti del buon Governo in campagna è un affresco, quindi realizzato con tinte stese a velatura su intonaco fresco.

Il colore e l’illuminazione

L’opera di Ambrogio Lorenzetti è dipinta con colori caldi. Prevalgono, infatti, l’ocra chiaro e scuro e il verde-grigio. Il colore usato crea un deciso stacco con l’affresco di sinistra intitolato Effetti del Buon Governo in città. Non vi sono forti contrasti di luminosità. Esiste un netto contrasto, invece, tra il blu del cielo e il colore del paesaggio collinare. L’illuminazione naturale è diffusa e non sono evidenti ombre sul terreno.

Lo spazio

Lorenzetti nel paesaggio utilizzò i principali indicatori di profondità per suggerire uno spazio convincente. Le colline si sovrappongono in lontananza e su di esse la vegetazione e le figure umane variano le loro dimensioni. Inoltre il paesaggio lontano è posizionato in alto, verso il bordo superiore dell’affresco. La scena è osservata dall’alto e lo spettatore ha la possibilità di osservare un panorama esteso fino alle colline lontane.

La composizione e l’inquadratura

Effetti del Buon Governo in campagna è un affresco rettangolare molto sviluppato in orizzontale. Questo formato esteso permette, così, di apprezzare l’ampia campagna che si apre fuori dalle mura della città. Inoltre crea un perfetto scenario per le diverse attività agricole. Il cielo occupa poi una piccola porzione dell’affresco in alto. Al centro si apre una conca pianeggiante circondata dalle colline sui lati e in alto. Infine, la struttura compositiva è organizzata su linee oblique corrispondenti ai profili delle colline.

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Bibliografia

  • Alois Riklin, La summa politica di Ambrogio Lorenzetti, 1 gennaio 2000, Betti, EAN: 9788886417402
  • Giovanna Ragionieri, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Ediz. illustrata, 28 aprile 2010, Giunti Editore Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809064584

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 5 maggio 2019.

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