Basamento del San Giorgio di Donatello

Il Basamento del San Giorgio di Donatello fu il primo esempio di stiacciato che permise allo scultore di realizzare effetti pittorici sulla lastra di marmo.

Donatello, Basamento del San Giorgio, 1416 circa, marmo di Carrara, 129 x 39 cm. Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione del Basamento del San Giorgio di Donatello

Al centro del lato principale del basamento è scolpita la figura di un crociato che lotta contro un drago. Alla sua destra si trova la figura di una principessa prigioniera posta in piedi che osserva la scena. Dietro di lei, a partire dal bordo di destra si individua lo scorcio prospettico di un colonnato con archi a tutto sesto. A sinistra, invece, oltre la figura del drago è rappresentato l’antro nel quale l’animale fantastico si rifugia. Lo sfondo, oltre la grotta e il porticato, è occupato da un paesaggio. Si scorgono infatti profili di colline e alberi appena rilevati.

Interpretazioni e simbologia del Basamento del San Giorgio di Donatello

Il crociato rappresentato sul Basamento del San Giorgio simboleggia la cristianità che lotta contro gli infedeli. Secondo una interpretazione laica la parte destra nella quale si trovano la principessa e il colonnato prospettico rappresenta la ragione rinascimentale. La zona a sinistra invece rappresenta il pensiero medioevale.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2022-2023

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La statua e il suo basamento rappresentano il Santo Patrono dei corazzai e degli spadai. San Giorgio infatti era un Santo guerriero venerato dai produttori di armi e armature. Secondo un documento del 1417 in tale data fu acquistato un blocco di marmo destinato allo zoccolo del tabernacolo.

Durante il XIX secolo la statua fu spostata in una nicchia sul lato sud perché più riparata. Venne infine trasferita nel Museo Nazionale del Bargello nel 1891. Nel 1976 la base originale venne riunita con la statua di San Giorgio.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Donatello scolpì il basamento del San Giorgio in marmo apuano. In origine si trovava all’interno della nicchia dell’Arte dei Corazzai e Spadai esternamente all’oratorio di Orsanmichele. Ora si trova presso il Museo Nazionale del Bargello.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del Basamento del San Giorgio di Donatello

La decorazione del basamento fu scolpita utilizzando la tecnica dello stiacciato. Il colonnato e la prospettiva utilizzata per rappresentarlo sono infatti novità rinascimentali. Il panneggio del mantello, il modellato dell’armatura di San Giorgio e le ali da pipistrello del drago sono invece di gusto tardo gotico. Il modellato e la composizione permettono alla luce ambientale di rivelare in modo efficace le forme. Il colonnato dietro alla principessa è riprodotto con la prospettiva di Brunelleschi.

Donatello decise di raffigurare il momento dello scontro nel quale San Giorgio trafigge il drago. Per rendere più realistica la scena lo scultore non definì in modo preciso le forme delle due figure principali. In questo modo paiono muoversi nell’azione del combattimento. L’artista scolpì il mantello mosso dal vento per donare maggiore dinamismo alla scena. Inoltre il drago assume una posizione sofferente e si contorce in seguito al colpo di lancia.

La luce sulla scultura

Il Basamento del San Giorgio è in realtà uno stiacciato e la poca rilevanza delle figure determinano un effetto pittorico del bassorilievo.

Interazione con lo spazio

Il bassorilievo è considerato il più antico esempio di stiacciato scultoreo.  Lo spazio è costruito con un corretto utilizzo della prospettiva geometrica a un solo punto di fuga. Le linee infatti convergono verso la figura di San Giorgio. Donatello per aumentare il senso dello spazio utilizzò la tecnica dello “stiacciato”. Sul fondo gli archi e le colonne sono appena accennati con un leggero rilievo. In avanti invece sono maggiormente rilevati e creano un maggiore chiaroscuro. In questo modo lo scultore ottenne un efficace effetto di dissolvenza nello sfondo che aumenta il senso della profondità.

La struttura del bassorilievo

Lo stiacciato è una tecnica scultorea che permette di modellare forme e ambienti con minime variazioni di altezza del materiale scolpito. Le forme e i personaggi in primo piano infatti sono maggiormente rilevati. Verso l’orizzonte lo spessore si riduce poi progressivamente. Al fine di dare maggiore consistenza alle forme, Donatello scolpì una linea incisa intorno ai contorni. Questa linea si indica come sottosquadro, cioè più in basso rispetto al piano di riferimento della lastra.

La composizione è basata su un incrocio di linee che corrono lungo i corpi del drago e del cavallo. Altre sono rappresentate dalla direzione della lancia e di San Giorgio. La disposizione dei personaggi è ordinata e razionale. Questa scelta con struttura prospettica convergente al centro contribuisce a creare una narrazione immediata.

Articolo correlato

Scheda

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Testo in preparazione

Scheda in aggiornamento. Torna fra qualche giorno e troverai ulteriori approfondimenti!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: giorno mese 2023.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Artista intitolate:

  • Testo in preparazione

Leggi La vita e tutte le opere di Artista

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Donatello, Basamento del San Giorgio, sul sito del Museo Nazionale del Bargello di Firenze.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content