Caccia al capriolo guardingo, primavera di Gustave Courbet

Caccia al capriolo guardingo è un dipinto insolitamente pacato di Gustave Courbet. Esprime il suo amore per la caccia ma secondo una interpretazione critica rappresenta l’artista minacciato dalla società.

Gustave Courbet, Caccia al capriolo guardingo, primavera (Le chevreuil chassé aux écoutes, printemps), data, tecnica, cm. Parigi, Musée d’Orsay

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Indice

Descrizione di Caccia al capriolo guardingo, primavera di Gustave Courbet

All’interno di una radura circondata da alberi un capriolo solitario si blocca per fiutare l’aria. Ha percepito un pericolo e un cacciatore lo minaccia. Sullo sfondo a sinistra si intravede un ruscello che riflette l’azzurro del cielo.

Interpretazioni e simbologia di Caccia al capriolo guardingo, primavera di Gustave Courbet

La pittura di Courbet si presta ad essere interpretata simbolicamente. Considerando la sua battaglia personale per ribadire il ruolo sociale dell’artista alcuni critici hanno visto un collegamento tra il capriolo e la figura dell’artista. Come il capriolo solitario è minacciato da un pericolo imminente, anche l’artista deve continuamente schivare le critiche negative della società.

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Il dipinto di caccia intitolato Caccia al capriolo guardingo fu esposto al Salon del 1868 e raccolse numerosi consensi.

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Lo stile del dipinto Caccia al capriolo guardingo, primavera di Gustave Courbet

Castagnary un amico dell’artista, fece notare il colore sorprendentemente chiaro per un’opera di Courbet.  La tecnica che Courbet utilizzò per descrivere la natura nel dipinto Caccia al capriolo guardingo infatti è molto delicata. I vari aspetti del paesaggio sono ottenuti per trasparenza, una esecuzione lontana dalle pennellate materiche e decise che si riscontrano ad esempio in Funerale ad Ornans. L’inquietudine della natura che esprime il carattere dell’artista lascia il posto ad una tranquilla armonia compositiva e cromatica.

Approfondimenti

Gustave Courbet era un appassionato di caccia e di natura. I suoi luoghi di origine, la Franca Contea, gli furono di ispirazione per i numerosi paesaggi e le scene di caccia. Inoltre l’artista trasse ispirazione per le scene con animali durante il suo soggiorno in Germania nel 1859. Per Courbet il ritorno alla natura fu sempre un momento di distensione e di riequilibrio. Infatti gli storici lo descrivono come un uomo dall’equilibrio precario, forse bipolare che alternava momenti di euforia con altri di estrema disperazione umana e professionale.

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