Gilles di Antoine Watteau

Watteau, autore di Gilles, oltre ad essere un grande e riconosciuto artista, è considerato un importante testimone delle feste campestri del Settecento francese.

Antoine Watteau, Gilles, 1719 ca., olio su tela, 184,5 x 149,5 cm. Parigi, Musée du Louvre

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Indice

Descrizione di Gilles di Antoine Watteau

Gilles è vestito di bianco e la tela del suo abito è estremamente luminosa. Watteau ha, infatti, descritto minuziosamente il gioco di luci sul panneggio del buffo costume. Intorno al personaggio vi sono gli ospiti della festa. Mentre, a sinistra, giunge un uomo a cavallo di un asino, a destra un giovane tira le redini dell’animale. Intanto un uomo e una donna sembrano sorpresi di vedere una tale cavalcatura in arrivo. Dietro ai personaggi di destra e di sinistra fanno da sfondo grandi alberi di varie specie. A destra, in alto si intravede un cippo classico che rappresenta un fauno.

Interpretazioni e simbologia di Gilles di Antoine Watteau

Gilles è una maschera francese che ricorda il Pierrot e rappresenta un esempio raro di monumentalità della figura, fatto insolito per Watteau. La maschera sembra, infatti, un gigante al centro del dipinto, in piedi, su un rialzo del terreno.

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L’artista e la società. La storia dell’opera Gilles di Antoine Watteau

Antoine Watteau è considerato il più importante artista del Settecento francese. Watteau fu molto abile nel rappresentare e raccontare la vita raffinata della sua epoca. Dipinse, infatti, le feste galanti con i musicisti e i commedianti che si esibivano all’aperto.

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Lo stile di Gilles di Antoine Watteau

Il quadro sembra sollevare sottili contraddizioni. Infatti, la maschera che pare timida e fragile è, in realtà, raffigurata con la solennità di una statua monumentale. Poi, il travestimento intende suscitare ilarità, ma l’espressione del personaggio è malinconica. Il viso e i lineamenti delicati, infatti, trasmettono piuttosto una grande fragilità e tristezza. Il panneggio dell’abito di Gilles è descritto in modo molto accurato. Le maniche, all’altezza dei gomiti, vengono modellate dettagliatamente per descrivere le pieghe a fisarmonica che si formano. Il viso è descritto nella sua espressione di tristezza ma non presenta un modellato deciso. Le figure degli invitati sono dipinte in modo chiaro ed evidente. Viene data una maggiore importanza all’abito dell’ospite di destra del Antoine Watteau ha dipinto i riflessi che impreziosiscono il cappello e la manica. Alle tinte calde delle figure corrispondono invece, i colori più freddi e grigi del paesaggio e del cielo.

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