Il David di Donatello

Il David di Donatello fu realizzato probabilmente per il nuovo palazzo civico voluto da Cosimo de’ Medici. Infatti il personaggio del giovane re pastore divenne il simbolo delle virtù civiche della Repubblica di Firenze.

Donatello, David, 1439-1443, fusione in bronzo, h 158 cm. Firenze, Museo Nazionale del Bargello

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Indice

Descrizione de Il David di Donatello

Il giovane David di Donatello dopo aver vinto il gigantesco guerriero Golia è in piedi vittorioso con una espressione enigmatica. Il giovane poggia il piede sinistro sulla guancia dello sconfitto la cui testa giace a terra. David poggia su di una corona d’alloro che orna anche il suo strano elmo. I capelli del ragazzo scendono fluenti sulle spalle. Con la mano destra stringe saldamente la spada con la quale ha decapitato Golia mentre nella mano sinistra stringe un sasso. Il giovane è completamente nudo tranne i calzari decorati che coprono anche parte dei piedi. Sul capo mozzato di Golia è ancora calato il pesante elmo da battaglia.

Interpretazioni e simbologia de Il David di Donatello

La statua di David di Donatello comunemente viene interpretata come la sfida biblica tra il combattente Golia dell’esercito filisteo del sovrano Achish di Gath e il pastore David. La vicenda narrata nella Bibbia si colloca circa nella metà del X secolo avanti Cristo e fu scritta nel primo libro di Samuele 17. Il giovane identificato come il futuro re giudeo David è infatti in possesso dei simboli che lo rappresentano. Si tratta della pietra con la quale uccise Golia tramite una fionda. La mano destra stringe la spada che il giovane utilizzò per decapitare il soldato. Infine in basso si trova la testa decapitata sulla quale il David si erge vittorioso. La nudità del giovane eroe oltre a rimandare alla classicità rappresenta l’umiltà e il coraggio che sconfiggono la forza bruta del superbo.

Secondo altre ipotesi il giovane indossa un copricapo molto simile al “pètaso” indossato dal dio Mercurio e i calzari alati. La rappresentazione racconterebbe quindi l’uccisione di Argo Panoptes da parte del dio per liberare la ninfa chiamata “Io” desiderata da Giove.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Donatello creò il David su richiesta di Cosimo de’ Medici. L’opera era infatti destinata al nuovo palazzo cittadino che il Signore di Firenze aveva deciso di costruire a fianco della cattedrale. Probabilmente Cosimo de’ Medici voleva ricordare la sua vittoria a fianco del popolo sul partito degli oligarchi capitanati dagli Albizi.

La presenza del David di Donatello a Palazzo Medici è documentata nel 1469 durante le nozze di Lorenzo il Magnifico con Clarice Orsini. Nel 1495 durante la seconda cacciata della famiglia Medici il David venne prelevato dalla folla di rivoltosi e portato a Palazzo Vecchio come simbolo di liberà della repubblica insieme alla statua di Giuditta e Oloferne. Cosimo I si riappropriò poi della scultura e nel 1555 lo fece collocare sulla facciata esterna di Palazzo Pubblico, all’interno di una nicchia. Fu quindi spostato nel 1592 e posto prima nel secondo cortile e poi nel guardaroba.

Il David di Donatello finì durante il XVII secolo su di un camino nella sala di rappresentanza di Palazzo Pitti. Approdò poi nel 1777 presso la Galleria degli Uffizi sistemato dal Lanzi nella sala delle sculture moderne. Nella seconda metà del XIX secolo venne infine spostato nel neonato Museo Nazionale del Bargello nella collezione rinascimentale della sala dei bronzi. Fu infine posta su di una base di marmo del Quattrocento ed esposto nel salone di Donatello.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Il David fu realizzato da Donatello poco prima della sua partenza per Padova. Secondo approfondite indagini Donatello ricoprì alcune parti dell’opera con dorature a missione, in foglia d’oro. La statua infatti fu verniciata durante il tempo, precisamente nel XVIII e nel XIX secolo.

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Lo stile della statua David di Donatello

La statua del David fu progettata da Donatello con particolare attenzione alla resa naturale della muscolatura. Inoltre l’artista modellò il fisico del giovane con una postura adatta a valorizzare esteticamente il corpo adolescente. Il modellato morbido permette infatti di apprezzare gli effetti della luce che scivola sui rilievi appena accennati.

In alcune parti, come sui pettorali le fasce muscolari sono esili, sul ventre invece si notano già addominali sviluppati. Questa indeterminatezza organica crea un mancato equilibrio che genera tensione formale e narrativa. David esprime la forza in potenzialità di un corpo che sta crescendo.

La luce sulla scultura

Donatello progettò attentamente l’interazione della statua di David con la luce ambientale. Creò un modellato morbido e levigato per determinare un effetto di veloce scivolamento in basso. Ai piedi di David invece si creano numerosi chiaroscuri prodotti dalla testa barbuta di Golia, dalle decorazioni del suo elmo e dalla corona di alloro.

Interazione con lo spazio

Il David di Donatello fu progettato per una visione a tutto tondo. L’artista fu così molto attento alla rappresentazione naturale del corpo e a distribuire i volumi in modo da creare una interazione dinamica con lo spazio circostante.

La struttura della statua

La scultura di Donatello intitolata David fu probabilmente ispirata alle statue di Prassitele. La posizione è poco stabile visto il piede sinistro poggiato sulla testa del Gigante. La gamba è flessa ma non sembra sostenere il corpo che si appoggia sulla gamba destra. La spada costituisce un terzo punto di appoggio. Il corpo crea una linea a forma di s che rende elegante ma innaturale la posizione del giovane.

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