Koùros di Capo Sunio

Il Koùros di Capo Sunio rappresenta un esempio della tradizionale figura umana maschile realizzata nel periodo della Grecia arcaica.

Koùros di Capo Sunio, 600 a.C., marmo di Naxos, 305 cm altezza, 98 x 80 x 28 cm (base). Atene, Museo Archeologico Nazionale

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Indice

Descrizione del Koùros di Capo Sunio

La scultura rappresenta un giovane nudo. Il Koùros è rappresentato privo di abiti e in posizione stante. Le braccia sono allineate in basso, lungo il corpo e le gambe ravvicinate. Le mani sono serrate a pugno e aderenti alle cosce. Il viso è frontale, arrotondato e largo e lo sguardo fisso di fronte a sé. I capelli sono riuniti in ciocche  intrecciate raccolte intorno alla fronte da un nastro legato con un nodo piano. Le spalle sono larghe e la vita stretta come i fianchi.

Interpretazioni e simbologia del Koùros di Capo Sunio

Si tratta di una delle più imponenti espressioni dei kouroi arcaici. Inoltre rappresenta uno stereotipo della tradizione. I capelli sono raccolti da un’acconciatura a forma di conchiglia sulla fronte e scendono con le trecce lunga la schiena. Sono legati con un doppio nastro detto nodo di Eracle. L’anatomia così stilizzata assume un valore quasi decorativo. Il corpo del Koùros a rispetto alla sua posizione assume, un aspetto quindi ieratico e rigido.

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La statua si trova al Museo Archeologico Nazionale di Atene.

La storia dell’opera Koùros di Capo Sunio

Il Koùros del Sunio o Koùros di Capo Sunio è una scultura che appartiene all’epoca arcaica della storia Grecia. La scultura proviene dall’isola di Nasso e risale a circa il 600 avanti Cristo. Gli archeologi trovarono questo Koùros, insieme alla sua base e al piedistallo, sepolto in una fossa che conteneva altre statue. Le statue erano dedicate a Poseidone e probabilmente erano posizionate di fronte al tempio distrutto dai persiani. Furono probabilmente sepolte dai soldati insieme ad altri ex-voto conservati nel tempio.

Il Koùros del Sunio era sepolto nei pressi del tempio di Poseidone a Capo Sunio. Gli archeologi lo ritrovarono nel 1906. Gli storici inoltre ipotizzano che i persiani lo seppellirono nel 480 avanti Cristo quando invasero i territori greci distruggendo il tempio durante la Seconda Guerra Persiana.

Il restauro

La statua è stata restaurata e la superficie consolidata. I restauratori inoltre hanno individuato sulla superficie della statua zone rimanenti di colore rosso nelle ciocche dei capelli intrecciati

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Lo stile del Koùros di Capo Sunio

Come indica il titolo, la statua rappresenta il modello di un giovane nudo detto Koùros, tipico della scultura greca arcaica. Questa scultura come altri Kouroi presenta caratteristiche simili alle antiche sculture dell’arte egizia.

L’anatomia del giovane è appena accennata da leggeri rilievi e segni. Nel torace si individuano i due pettorali in alto e le otto suddivisioni della parte addominale. Gli occhi hanno la particolare forma a mandorla.

Il sorriso arcaico

La bocca del Koùros è atteggiata in un tradizionale sorriso arcaico, una caratteristica tipica della scultura greca di epoca arcaica. In seguito al sollevamento degli angoli della bocca l’espressione del volto del Koùros sembra sorridere. Nonostante questa apparente espressione l’intenzione dello scultore non era però quella di rappresentare uno stato d’animo. Questa tendenza si manifesterà infatti solamente nel periodo classico.

Il sorriso arcaico si manifestò già in alcune sculture dell’epoca tarda della civiltà egizia. Anche in questo caso lo scultore aderì alla tradizione scolpendo le labbra in tale posizione apparentemente sollevata.

In antichità la scultura era ancora concepita su tre piani separati. Questi sono quello frontale quello laterale destro e quello laterale sinistro. Con l’evoluzione della tecnica scultorea gli autori concepirono la rappresentazione della tridimensionalità sul piano frontale. La bocca venne quindi incurvata verso l’alto.

Con lo stile Severo, databile tra il 480 e il 450 avanti Cristo, lo stile arcaico maturo trapassò nel pieno classicismo. Scomparve così il sorriso arcaico. Gli scultori di questo periodo iniziarono a rappresentare lo spazio tridimensionale mediante un continuo trapasso di piani rappresentando la bocca in profondità.

La tecnica

Il Koùros del Sunio è in marmo e presenta dimensioni maggiori rispetto a una figura umana reale.

La luce sulla scultura

La luce crea un chiaroscuro appena accennato prodotto dai rilievi dei pettorali della cavo inguinale e delle ginocchia.

Rapporto con lo spazio

La posizione del Koùros è statica e frontale. La figura del giovane assume un aspetto atemporale e privo di apertura con lo spazio circostante.

La struttura

La struttura compositiva è caratterizzata da una rigida simmetria. Il piede sinistro però è leggermente avanzato rispetto a quello destro e crea un leggero movimento del soggetto rappresentato. La statua poggia il suo peso su entrambe le piante dei piedi.

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Bibliografia

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I bronzi di Riace

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  • Giuseppe Braghò, I Bronzi di Riace nei documenti ufficiali del ritrovamento, Meligrana Giuseppe Editore, Collana: Fuori collana, 2017, Brossura EAN: 9788868152703

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 dicembre 2020.

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