Ragazza con scodella di Felice Casorati

In Ragazza con scodella di Felice Casorati le figure assumono una presenza scultorea e lo spazio sembra proseguire all’infinito oltre le stanze chiuse.

Felice Casorati, Ragazza con scodella (Interno) (Mattino), 1919-1920, tempera su tela, 114 x 145 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Ragazza con scodella di Felice Casorati

La scena descritta in Ragazza con scodella di Felice Casorati sembra essere priva di rumori ed estremamente silenziosa. La giovane infatti è seduta sola su di un piccolo cubo posto in primo piano. Ha un aspetto magro, la pelle livida e gli occhi chiusi. Indossa un semplice abito che lascia scoperte le spalle e tiene in mano una ciotola smaltata. Di fronte a lei sono posati a terra una grande cassa vuota, un secchio smaltato e un’altro cubo. Dietro, a destra si intravedono altre casse impilate. Il pavimento di cotto traversa in profondità altre stanze e sembra non avere fine.

Interpretazioni e simbologia di Ragazza con scodella di Felice Casorati

Il dipinto Ragazza con scodella sembra rappresentare un disagio esistenziale e la solitudine della ragazza. Anche la desolazione dello spazio vuoto contribuisce a dare questa impressione. La protagonista poi tiene tra le mani una scodella vuota che indica forse privazione di cibo. Si tratta comunque della rappresentazione di una assenza. Mancano infatti altre figure animate o oggetti naturali. La posizione chiusa e gli occhi serrati infine sono un altro segno di malessere.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Ragazza con scodella fu esposta alla galleria Geri Boralevi di Venezia in occasione della mostra degli Artisti dissidenti di ca’ Pesaro nel 1920. L’opera si trova alla Galleria d’Arte Moderna di Torino grazie all’acquisto del ragionier Benedetto Fiore nel 1959.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Gli storici fanno notare l’intensità e il valore dell’opera. Ragazza con scodella fu dipinto all’inizio del trasferimento a Torino di Casorati in seguito alla sua adesione secessionista.

Dopo pochi anni Felice Casorati aderirà al movimento italiano Novecento promosso dall’artista Anselmo Bucci. Il gruppo di artisti formato da Mario Sironi, Achille Funi, Leonardo Dudreville, Emilio Malerba, Pietro Marussig e Ubaldo Oppi si riunirono quindi intorno alla Galleria Pesaro. Il loro intento era di partecipare alla chiamata di “Ritorno all’ordine” nata in Europa dopo la Prima Guerra Mondiale.

Le Avanguardie artistiche del primo Novecento si erano ormai esaurite. Le critiche più accese si scagliarono infatti contro il cubismo e il futurismo. La cultura e gli artisti recuperarono così la figurazione in quanto imitazione della realtà con forme di ispirazione neoclassica. L’arte tornò quindi a perseguire la purezza ideale delle forme e l’equilibrio compositivo. Felice Casorati aderì a tale movimento e fu un esponente della corrente definita “Realismo magico” per via delle sue atmosfere sospese.

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Lo stile di Ragazza con scodella di Felice Casorati

Gli oggetti e le forme sono costruiti con contorni chiusi e ben delimitati segnati da linee di contorno spesse e nere. Anche la prospettiva con la quale sono costruiti gli oggetti e le casse contribuisce a renderli solidi e scultori.

Il colore e l’illuminazione

La luce è irreale e disegna ombre inquietanti sul pavimento di cotto. L’illuminazione proviene da sinistra e proietta lunghe ombre scure. I colori sono caldi. Emergono l’arancio intenso del cotto e il giallo delle casse e dell’abito. I contrasti mettono in evidenza le figure chiare contro il pavimento più scuro. Nel complesso tutti i toni sono caldi e non vi sono contrasti tra complementari. La composizione cromatica è armonizzata sui toni del giallo e arancio.

Lo spazio

Lo spazio è determinato da poche figure dalla presenza molto forte. La donna si trova seduta in primo piano rivolta a sinistra con il volto di tre quarti. È inserita in una fuga prospettica molto spinta. Infatti il pavimento è coperto da una piastrellatura regolare che si sviluppa attraverso la fuga delle stanze. Le linee di congiunzione tra le piastrelle di cotto creano così una griglia prospettica che sembra prolungarsi all’infinito.

La composizione e l’inquadratura

In Ragazza con scodella la figura femminile è inquadrata all’interno una grande e spoglia composizione. Il punto di vista è molto elevato e lo spettatore sembra osservare la scena dall’alto. La stessa inquadratura si ritrova in altri dipinti di Casorati come L’uomo delle botti.

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