Apollo e Dafne del Domenichino

Il dio Apollo decise di impossessarsi di Dafne che corre terrorizzata verso il padre, il fiume Peneo. In Apollo e Dafne, dipinto dal Domenichino con aiuti, la scena rappresenta il momento nel quale la ninfa si trasforma in cespuglio di alloro per sottrarsi al dio.

Domenico Zampieri (Domenichino), Apollo e Dafne, 1616-1618, affresco trasferito su tela montata su tavola, 311,8 x 189,2 cm. Londra, National Gallery

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Indice

Descrizione di Apollo e Dafne del Domenichino

Apollo, sulla destra, vestito con una tunica leggera ed un mantello svolazzante, insegue Dafne che, spaventata, corre verso un fiume. Nel corso d’acqua è personificato il padre della ninfa, Peneo che corre in soccorso della figlia. Dafne si trasforma, così, in cespuglio di alloro, a partire dalle dita delle mani. I due personaggi mitologici corrono su di una strada sterrata che porta ad un guado del piccolo fiume serpeggiante. Il resto del paesaggio è di chiara ispirazione classicista. Infatti a sinistra, su di un rialzo, si elevano due tronchi elegantemente intrecciati mentre a destra, si erge una rupe sulla quale si intravede un borgo. Gli edifici e la torre sono immersi nel verde degli alberi. A sinistra si approfondisce il paesaggio con la vista di un lago. Sulla riva opposta si alternano file di colline fino all’orizzonte, chiuso dai monti.

Interpretazioni e simbologia di Apollo e Dafne del Domenichino

Il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio e racconta la vicenda mitologica di Dafne che, inseguita da Apollo invoca il padre. Il Dio Peneo, sotto forma di fiume, per sottrarla al possesso di Apollo la trasforma in cespuglio di Alloro proprio mentre il dio la raggiunge

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L’artista e la società. La storia dell’opera Apollo e Dafne del Domenichino

Apollo e Dafne fece parte della decorazione ad affresco proveniente dalla villa Aldobrandini di Frascati. Infatti, come nel caso di Apollo che uccide i Ciclopi l’intonaco venne strappato e incollato su di una tela fissata, poi, su tavola di legno. Le opere si trovavano in una stanza del padiglione costruito nel giardino della residenza.

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Lo stile di Apollo e Dafne del Domenichino

Secondo gli storici i personaggi furono realizzati da assistenti mentre il paesaggio fu dipinto dal Domenichino. Un disegno a penna, conservato presso la Royal Collection a Windsor, sembra sostenere questa ipotesi. Inoltre, il paesaggio che fa da sfondo alla scena è riconosciuto come il migliore della serie. Il Domenichino fu allievo dei Carracci, insieme a Guido Reni e Francesco Albani, presso l’Accademia degli Incamminati. Il suo classicismo si esprime, in Apollo e Dafne, soprattutto, nella scelta del soggetto mitologico. Poi, nella corsa dei personaggi con i panneggi al vento. Infine, il paesaggio è un riuscito esempio di paesaggio pittoresco e classico. I colori sono chiari, tendenti al verde e all’ocra mentre l’illuminazione è ambientale e diffusa.

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