Madonna del Granduca di Raffaello

La Madonna del Granduca di Raffaello è una delle opere più note dell’artista e fu il dipinto preferito dal Granduca Ferdinando III di Lorena.

Raffaello, Madonna del Granduca, 1506-1507, olio su tavola, 84,4 x 55,9 cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina

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Indice

Descrizione del dipinto Madonna del Granduca di Raffaello

La Madonna è in piedi ed è posta frontalmente al devoto. Maria inoltre china il volto e dirigere lo sguardo malinconico in basso. Tra le braccia stringe il Bambino che osserva anche lui verso il suolo. La Vergine sembra presentare Gesù al fedele. Indossa un abito rosso dalla scollatura quadrata mentre un mantello blu copre interamente il suo corpo. I capelli invece sono raccolti dall’interno verde del mantello. Gesù invece è nudo e siede di profilo sulla mano sinistra di Maria. Il Bambino posa le sue mani teneramente sul busto della Vergine che lo sostiene con grande attenzione. Infine una sottile aureola trasparente corona il capo dei due personaggi.

Interpretazioni e simbologia della Madonna del Granduca

La Madonna espone Gesù Bambino allo sguardo del fedele. La sua postura è sicura ma lo sguardo è malinconico e presagisce il destino doloroso che unisce madre e figlio. Maria infatti è già consapevole del sacrificio che Gesù compirà morendo per l’umanità sulla croce.

Raffaello trovò a Firenze numerosi modelli iconografici per realizzare la sua Madonna. In città infatti si trovavano numerose sculture di Madonne col Bambino realizzate con diversi materiali. Inoltre molti artisti famosi quali Donatello, Ghiberti e Luca della Robbia avevano trattato già questo tema per molti committenti.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Ad oggi gli storici non hanno scoperto il committente di quest’opera. Il titolo invece proviene dal Granduca Ferdinando III di Lorena. Il sovrano lo acquistò tra l’autunno del 1799 e l’inverno del 1800 da Vienna dove si trovava in esilio. Ferdinando era molto legato al dipinto e durante il regno di Napoleone lo tenne con sé a Vienna.

In seguito tutta la famiglia granducale fu molto legata alla Madonna di Raffaello. L’opera dal 1815 trovò posto nelle stanze di Palazzo Pitti e fu destinata all’uso privato dei familiari. La Madonna del Granduca si trova dal 1882 nella sala di Saturno. È considerato uno dei dipinti identitari della Galleria Palatina cioè una delle opere che più la caratterizzano per importanza. Occorre considerare inoltre che presso Palazzo Pitti di Firenze esiste la raccolta più numerosa di opere di Raffaello.

L’artista e la società. La storia dell’opera Madonna del Granduca di Raffaello

La Madonna del Granduca è considerato uno dei dipinti più noti di Raffaello. L’artista la dipinse probabilmente intorno al 1506-1507 a Firenze. Infatti soggiornò presso la città toscana tra il 1504 e il 1508 contemporaneamente alla presenza in città di Michelangelo, Leonardo e Fra’ Bartolomeo. Raffaele nacque nel 1483 quindi negli anni di realizzazione del dipinto aveva circa 23 anni. L’artista aveva condotto in gioventù la sua formazione presso il Perugino.

In seguito ad un esame radiografico condotto dall’Opificio delle pietre dure di Firenze è stata rivelata una ambientazione domestica nascosta dallo sfondo scuro. Un pilastro infatti sosteneva alcune arcate mentre sullo sfondo a destra vi era un paesaggio. Lo sfondo nero fu quindi steso in seguito per dare una maggiore rilevanza alle figure centrali.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del dipinto Madonna del Granduca di Raffaello

Le opere di Raffaello Sanzio sono tra le più esemplari del Rinascimento italiano. L’artista è considerato infatti un grande interprete della pittura rinascimentale e già alla sua epoca fu molto celebrato e realizzò le decorazione di alcune stanze dei Palazzi Vaticani. Nacque a Urbino nel 1483 e morì a Roma nel 1520 all’età di 37 anni mentre stava dipingendo la Trasfigurazione che terminò invece il suo allievo Giulio Romano. Da lui prese il via una scuola di maniera portata avanti da suoi collaboratori e allievi che operarono su tutto il territorio italico.

L’opera intitolata Madonna del Granduca dipinta da Raffaello è di carattere religioso e destinata alla devozione privata. Inoltre gli storici la considerano la prima opera di Raffaello nella quale si nota una grande influenza della pittura di Leonardo. La Madonna presenta inoltre una fisionomia dolce e malinconica tipica di molte sue opere. Infine i gesti dei due personaggi sono estremamente calmi e misurati.

La Madonna del Granduca non è l’unico dipinto dallo stesso tema del periodo fiorentino di Raffaello. Dipinse infatti altre Madonne nelle quali compaiono San Giuseppe o San Giovannino. Il tratto stilistico più evidente di questi anni è l’acquisizione di una pittura monumentale. Infatti i suoi personaggi assumono un volume più consistente grazie al chiaroscuro e allo sfumato ispirati dalle opere di Leonardo. Accanto a questa evoluzione formale inoltre Raffaello maturò una maggiore capacità nel rappresentare emozioni e affetti. In questa rappresentazione la figura sacra si avvicina all’umanità dolente. Infine l’ambientazione rivelata dagli esami radiografici avvicina l’opera alla Madonna dei Garofani e alla Sacra Famiglia di San Pietroburgo.

La tecnica della Madonna del Granduca di Raffaello

Studio per la Madonna del Granduca di Raffaello
Studio per la Madonna del Granduca di Raffaello

L’opera di Raffaello è dipinta con l’uso di velature trasparenti ad olio su una tavola di 84,4 x 55,9 cm. Un disegno utilizzato per progettare la Madonna del Granduca si trova presso il gabinetto dei disegni e stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze.

Consulta la pagina dedicata allo Studio per la Madonna del Granduca di Raffaello, sul sito della Galleria degli Uffizi di Firenze e sul sito del progetto EUPLOS.

Il colore e l’illuminazione

L’opera intitolata Madonna del Granduca di Raffaello presenta tonalità calde mentre lo sfondo è dipinto con un monocromatico bruno molto profondo. L’abito di Maria di un brillante colore rosso è la parte più evidente del dipinto. Il mantello invece crea una zona di blu sulla parte sinistra. Gli incarnati della Madonna e di Gesù Bambino sono intensi e virano verso l’ocra-arancio. La luce è frontale e mette in evidenza il corpo di Gesù Bambino e il busto di Maria. La parte inferiore invece è in ombra.

Lo spazio

Il dipinto presenta un fondo nero che non permette di valutare gli elementi ambientali. Maria e Gesù quindi sono immersi in una oscurità concettuale che esalta le figure e isola misticamente i due personaggi.

La composizione e l’inquadratura

La Madonna del Granduca di Raffaello è un dipinto di forma rettangolare con orientamento verticale. In quest’opera sono ben espresse le doti compositive di Raffaello. Infatti nonostante la figura sia immobile il dipinto risulta movimentato grazie a particolari modulazioni ritmiche. A rendere dinamica l’immagine sono le curve create dal panneggio e le linee che scandiscono verso l’alto le forme del corpo del bambino.

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Bibliografia

  • Pierluigi De Vecchi, Raffaello, Rizzoli, Milano 1975
  • Sylvia Ferino Pagden, M. Antonietta Zancan, Raffaello. Catalogo completo, Firenze 1989.
  • Paolo Franzese, Raffaello, Mondadori Arte, Milano 2008. ISBN 978-88-370-6437-2
  • Antonio Forcellino, Raffaello. Una vita felice, 2 luglio 2009, Laterza, Collana: Economica Laterza, EAN: 9788842087472
  • Eugenio Gazzola, La Madonna Sistina di Raffaello. Storia e destino di un quadro, Quodlibet 2013
  • Claudio Strinati, Raffaello, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2016, EAN: 9788809994218
  • Claudio Strinati, Raffaello. Ediz. a colori, 2016, Scripta Maneant, EAN: 9788895847498

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 23 gennaio 2019.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Raffaello, Madonna del Granduca, sul sito di Palazzo Pitti, Galleria Palatina di Firenze.

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