Io↔Coloro, tracce cromatiche di comunità di Marco Rabino e Roberta Toscano

Io↔Coloro è un progetto che porta l’arte contemporanea nelle comunità scolastiche e territoriali in Italia.

Prossimo evento

Io↔Coloro. Comunità educative

dal 19 aprile al 16 maggio 2025

Inaugurazione
sabato 19 aprile, ore 15

presso
La Casa della Salute di Oulx
Aslto3 Piemonte

Con la collaborazione di:

  • Istituto di Istruzione Superiore Statale “Des Ambrois” di OULX – Caterina Luciano
  • Primo Liceo Artistico Torino – sezione Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di TORINO – Annalisa Gallo
  • Istituto Comprensivo Statale “Aristide Gabelli” Torino – Eleonora Padoan
  • Centro Provinciale di Istruzione Per Adulti 2 “Piero Angela” TORINO – Giuseppina Longobardi
  • “Pan di Zenzero”, asilo nido e scuola materna, Torino – Dina Fundone
  • “Strutture residenziali BluAcqua srl”, Torino e Dusino San Michele (AT) – Attiviamoci, Erika Stefanelli
  • “Impara l’Arte” progetto indipendente condotto da Paola Cordischi e Nicola Panza – reparto residenziale del “Centro Don Orione” di Roma

Io↔Coloro al Liceo Des Ambrois” di Oulx

di Marco Narducci

Il progetto “Io↔Coloro, tracce cromatiche di comunità“, realizzato dalle classi 1, 2, 3 del Liceo Scientifico e dalla 2AD “Design del Liceo Des Ambrois” di Oulx, si inserisce nel filone dell’arte relazionale e dell’arte di comunità, ponendosi in dialogo con il contesto sociale e urbano in cui prende vita. Questo intervento artistico si colloca nella tradizione del situazionismo, movimento che ha fatto della trasformazione dello spazio pubblico e dell’interazione sociale una delle sue principali direttrici.

Attraverso un uso consapevole del colore e della partecipazione attiva, il progetto non si limita a decorare lo spazio espositivo, ma diventa un catalizzatore di relazioni e riflessioni condivise. L’intervento artistico si radica nella comunità locale, coinvolgendola direttamente e trasformandola in parte integrante dell’opera stessa. La cromia utilizzata non è soltanto un elemento estetico, ma un linguaggio che permette di creare legami visibili tra i luoghi, le persone e le loro storie.

Questa esperienza si configura dunque come un esempio emblematico di arte pubblica partecipata, in cui il valore dell’opera non risiede nella sua dimensione oggettuale, ma nel processo di creazione e nelle dinamiche sociali che innesca. In un’epoca in cui l’arte tende sempre più a superare la dimensione individuale per abbracciare una dimensione collettiva e relazionale, “Io↔Coloro” dimostra come il gesto artistico possa ancora oggi essere un atto di condivisione e di costruzione di comunità.

Un ringraziamento speciale va agli artisti Marco Rabino e Roberta Toscano per l’organizzazione e la guida del progetto, agli studenti per il loro impegno e creatività, e alla professoressa Caterina Luciano del “Liceo des Ambrois” di Oulx per il suo prezioso supporto.

Io↔Coloro per le scuole

Nella Scuola italiana, di norma, gli studenti del primo ciclo di studi si avvicinano al museo per approfondire e concretizzare i loro percorsi di storia dell’arte. Difficilmente, però, i docenti riescono a raggiungere le esperienze del contemporaneo, per loro natura estremamente mutevoli e complesse.

La partecipazione diretta degli studenti al processo di produzione, allestimento e promozione dell’evento espositivo permette quindi, a pieno titolo l’accessibilità al processo creativo nella sua accezione più ampia. Inoltre, permette di sviluppare un ventaglio di competenze, tutte favorenti il processo formativo dei giovani.

Io↔Coloro è il titolo del progetto che Marco Rabino e Roberta Toscano hanno già realizzato insieme ad alcuni studenti di Istituti scolastici. Il titolo allude alla componente civica e inclusiva del progetto.

Gli studenti, supportati dalle loro insegnanti e coordinati dall’artista, operano cromaticamente su un modulo cartaceo che rappresenta il loro rapporto con il colore. Il risultato è una rappresentazione grafica dell’individuo che, unita alle altre, crea l’identità grafica del gruppo o della comunità.

Roberta Toscano, in alcuni casi, anticipa il laboratorio operativo e delinea la specificità del sistema contemporaneo dell’arte con particolare attenzione alle figure del curatore, del gallerista, del critico e, ovviamente, dell’artista. Marco Rabino consegna le regole operative che gli studenti interpretano per creare la propria traccia cromatica. L’installazione finale è quindi da considerarsi come la traccia cromatica della comunità educativa che nel suo insieme ha contribuito alla realizzazione dell’evento.

Per arricchire la comprensione del sistema contemporaneo sono previsti incontri, anche online, e webinar con artisti contemporanei e operatori del settore. Quando possibile, gli studenti contribuiscono all’intero processo creativo, alla promozione e all’allestimento dell’evento espositivo.

Videonarrazione di Massimiliano Malagnino. Girato presso l’Istituto Comprensivo Duca d’Aosta di Torino. 2024

Io↔Coloro per le comunità territoriali

Io↔Coloro è un progetto rivolto anche alle comunità territoriali, terapeutiche ed educative. La sua finalità è quella di ottenere una traccia cromatica della comunità che si concretizza nella realizzazione di un’installazione finale. L’artista propone al gruppo di interpretare la propria cifra creativa con interventi personali su moduli predefiniti. Ogni modulo individuale presenterà così la traccia cromatica del singolo che contribuirà a costruire la traccia collettiva.

Rabino Marco, Roberta Toscano, IO COLORO, 2025, Scuola Secondaria di Secondo Grado Schweitzer, Torino
Rabino Marco, Roberta Toscano, IO COLORO, 2025, Scuola Secondaria di Secondo Grado Schweitzer, Torino

Altra finalità de Io↔Coloro è quella di avvicinare giovani e adulti alla realtà dell’arte contemporanea attraverso la partecipazione diretta al processo creativo, a partire da una discussione progettuale. Io↔Coloro si caratterizza quindi come un progetto fortemente inclusivo che permette il dialogo tra la personalità dell’artista e quella della comunità, passando attraverso un setting di cooperazione che mette in evidenza la rete di relazioni e valorizza il singolo nel suo rapporto con il gruppo.

Un contributo: “L’arte in preda al possibile. Pratiche di costruzione di comunità”, Serena Carbone

Nel suo libro “L’arte in preda al possibile. Pratiche di costruzione di comunità“, Serena Carbone esplora il rapporto tra arte e comunità, focalizzandosi in particolare sugli Anni Novanta, un periodo di grandi trasformazioni per l’arte contemporanea. In questi anni si affermano nuove modalità espositive e linguaggi artistici che superano i confini tra arte e vita quotidiana.

Carbone individua nella mostra “Chambres d’Amis” del 1986, curata da Jan Hoet, un punto di svolta, in quanto portò l’arte direttamente nelle case dei cittadini, anticipando le successive sperimentazioni di forme d’arte partecipativa e relazionale capaci di interagire direttamente con il contesto sociale.

L’autrice analizza l’evoluzione di queste pratiche artistiche attraverso concetti come utopia, micro-utopie e pratiche relazionali, riflettendo sulle teorie di Felix Guattari e le sue “strategie di prossimità“, che vedono nelle piccole pratiche quotidiane la creazione di microspazi di resistenza.

Il libro presta particolare attenzione al contesto italiano, dove le pratiche artistiche relazionali e collettive hanno radici profonde nel territorio e nel tessuto sociale. Viene citato il collettivo Oreste come un esempio significativo di arte partecipativa negli Anni Novanta in Italia, che cercò di ridefinire il ruolo dell’artista e del pubblico all’interno della comunità.

In sintesi, Carbone evidenzia come negli Anni Novanta l’arte abbia sperimentato nuove forme di interazione con la comunità, mettendo in discussione la separazione tra arte e vita e aprendo nuove prospettive sul ruolo sociale dell’artista e sul potenziale trasformativo dell’arte stessa.

Bibliografia

  • Sonia Coluccelli, Dialoghi sull’autoeducazione. Lo Scautismo, Maria Montessori e le Scuole attive, Franco Angeli, 2022, ISBN-10: 8835120225 ISBN-13: 978-8835120223
  • Serena Carbone, L’arte in preda al possibile, 2023, Gli Ori, 2024
ISBN-10: 8873369200 ISBN-13: 978-8873369202
  • Marcello Smarrelli, Dalle sculture nella città all’arte delle comunità. Una mostra e dodici opere d’arte nello spazio pubblico, 2024, Dario Cimorelli Editore, ISBN:9791255612537

Contatti e info:

Roberta Toscano
La via lattea – Art Studio
https://www.facebook.com/vialatteatorino

Marco Rabino
marcorabino@hotmail.com
https://www.facebook.com/marco.rabino.torino/

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