Gli storici dell’arte e gli autori del passato

Gli storici dell’arte e gli autori del passato in ordine alfabetico, raccontati con una breve biografia, i contributi teorici e le opere principali.

Analisidellopera - Autori

Giovan Battista Agucchi

Giovan Battista Agucchi nacque a Bologna nel 1570 e morì nel 1632. Fu un arcivescovo cattolico ed esperto d’arte. Fu amico di Annibale Carracci e del Domenichino, Domenico Zampieri. Nel 1610 Agucchi scrisse il Trattato della pittura che però non fu pubblicato. Lo scritto promuove la concezione classicista del bello dell’autore.


Pietro Aretino

Pietro Aretino nacque nel 1492 in Toscana e morì nel 1556 a Venezia. Fu amico di Tiziano e Jacopo Sansovino. Inoltre Michelangelo lo raffigurò come San Bartolomeo nel Giudizio Universale. I suoi pensieri sono riuniti nel testo “Lettere sull’arte”.

Lettere sull’Arte di Pietro Aretino, A cura di Ettore Camesasca, Edizioni del Milione, 1957, Milano


Giulio Carlo Argan

Giulio Carlo Argan nacque a Torino nel 1909 e morì a Roma nel 1992. Fu un intellettuale di sinistra molto impegnato in politica e sindaco di Roma dal 1976 al 1979. Nel 1937 – 1938 scrisse un celebre manuale di Storia dell’Arte per i licei che fu utilizzato per tutto il Novecento nelle scuole italiane. Nel secondo dopoguerra si spese poi in favore dell’arte astratta. Ebbe molti contatti con gli studiosi del Warburg Institute e portò avanti un personale metodo iconologico. Scrisse di arte medievale, rinascimentale e arte contemporanea.

Giulio Carlo Argan, Storia dell’arte italiana, sussidiario per la scuola secondaria in cinque tomi, Sansoni per la scuola, Milano 2008


Giovan Battista Armenini

Giovan Battista Armenini nacque nel 1530 a Faenza e morì nel 1609 nella stessa città. Armenini fu pittore e scrittore. Scrisse una sola opera pubblicata a Ravenna nel 1587 e intitolata De’ veri precetti della pittura. Nel testo Armenini dispensa consigli agli artisti preferendo lo stile tonalista veneziano.

Giovan Battista Armenini, De’ veri precetti della pittura, Einaudi, (I millenni), 1988, ISBN-10: 8806113739, ISBN-13: 978-8806113735, ASIN: B008GMXLC8


Filippo Baldinucci

Filippo Baldinucci nacque a Firenze nel 1624 e morì nel 1697. Scrisse Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua, una prima opera pensata per essere la continuazione delle Vite di Vasari.

Filippo Baldinucci, Notizie de’ Professori del Disegno Da Cimabue in Qua, Nabu Press, 2012, EAN:9781277598407, ISBN:1277598401


Ranuccio Bianchi Bandinelli

Ranuccio Bianchi Bandinelli nacque a Siena nel 1900 e morì nel 1975. Fu archeologo, scrittore e politico italiano durante il periodo fascista. Fu impegnato nello studio della relazione tra arte etrusca e arte romana e greca. Inoltre tentò di promuovere una rivalutazione dell’arte romana rispetto a quella greca.


Giovanni Pietro Bellori

Giovan Pietro Bellori nacque a Roma nel 1613 e morì nel 1696. È riconosciuto come il principale commentatore del Barocco italiano. La sua importanza storica è pari a quella di Giorgio Vasari e Filippo Baldinucci.

Giovan Pietro Bellori, Le vite de’ pittori, scultori et architetti moderni, Kessinger, 2009, ISBN-10: 1104184907, ISBN-13: 978-1104184902.


Walter Benjamin

Walter Benjamin nacque nel 1852 a Berlino e morì nel 1940 suicidandosi con una dose di morfina per evitare l’arresto nazista. Il padre era un ricco antiquario ebreo di Berlino. È considerato un intellettuale eclettico che si impegnò in vari ambiti del sapere umanistico. In quanto filosofo si occupò di estetica.

Walter Benjamin, L’opera d’arte nel tempo della sua riproducibilità tecnica (1935/36), a cura di Salvatore Cariati, Vincenzo Cicero e Luciano Tripepi, Collana Testi a fronte, Milano, Bompiani, 2017, ISBN 978-88-452-9401-3.


Bernard Berenson

Bernard Berenson nacque a Butrimonys, in Lituania, il 26 giugno 1865 e morì nel 1959. Il padre emigrò poi negli Stati Uniti, a Boston, nel 1875. Berenson fu, quindi, naturalizzato come cittadino statunitense. Lo storico statunitense si specializzò nel Rinascimento e divenne un’autorità indiscussa. Inoltre favorì lo sviluppo di uno specifico mercato dell’dell’arte negli Stati Uniti grazie alle sue attribuzioni.

Bernard Bernson, I pittori italiani del Rinascimento, traduzione di Emilio Cecchi, Milano, Hoepli, 1936-1948. – Sansoni, Firenze 1952-1990 – BUR, Milano, 2001


Ferdinando Bologna

Ferdinando Bologna nacque nel 1925 a L’Aquila e morì nel 2019. Fu allievo di Pietro Toesca e collaborò con Roberto Longhi. Ricoprì numerose cariche pubbliche e culturali. Si occupò di arte italiana scivendo saggi su riviste specializzate e cataloghi di mostre.


Cesare Brandi

Cesare Brandi nacque a Siena nel 1906 e morì nel 1988. Si specializzò nella pratica del restauro e fu uno storico dell’arte vicino alle teorie di Benedetto Croce. Brandi scrisse il suo primo saggio a 26 anni, nel 1932 dopo aver visitato lo studio di Filippo de Pisis a Parigi. Giulio Carlo Argan, nel 1939 lo propose come direttore del Regio Istituto Centrale del Restauro. Dopo il 1959 fu quindi impegnato nell’insegnamento e nella divulgazione mediatica della fruizione dell’opera d’arte.

Cesare Brandi, Teoria generale della critica, Torino, Einaudi, 1974; A cura di Massimo Carboni, Editori Riuniti, Roma, 1998

Cesare Brandi, Teoria del restauro. Lezioni raccolte da L. Vlad Borrelli, J. Raspi Serra e G.Urbani, Roma 1963 – Edizioni di Storia e Letteratura; Collana Piccola Biblioteca, Torino, Einaudi, 1977


Giuliano Briganti

Giuliano Briganti nacque a Roma nel 1918 e morì nel 1992. Il padre era uno storico dell’arte e mercante. Pietro Toesca fu suo relatore nella discussione della tesi su Pellegrino Tibaldi. Scrisse saggi su diverse riviste e fu critico del quotidiano La Repubblica. Si interessò delle diverse epoche dell’arte in Italia.

La pittura in Italia. Il Cinquecento, 2 voll., 1987 a cura di Giuliano Briganti, Electa, Milano

La pittura in Italia. Il Settecento, 1990, 2 voll. a cura di Giuliano Briganti, Electa, Milano


Maurizio Calvesi

Maurizio Calvesi è nato a Roma nel 1927. Calvesi è considerato uno storico e un critico d’arte molto autorevole in Italia nel campo dell’arte moderna. Inoltre ha pubblicato numerosi saggi che riguardano il Rinascimento e il Barocco. Calvesi si è occupato dei fratelli Carracci, di Caravaggio, del Futurismo, di Marcel Duchamp. Inoltre ha promosso le opere degli artisti contemporanei quali Afro Basaldella, Vasco Bendini, Alberto Burri, Mario Ceroli, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Mario Schifano, Omar Galliani, Gian Ruggero Manzoni e Stefano Di Stasio.

Maurizio Calvesi, Le due avanguardie. Dal futurismo alla Pop Art, Milano, Lerici Editori, 1966; Bari, Laterza, II ed. 1970 – VII ed. 2008, ISBN 88-420-1904-6.


Giovanni Battista Cavalcaselle

Giovanni Battista Cavalcaselle nacque a Legnago e morì nel 1897. Cavalcaselle contribuì ai moti rivoluzionari combattendo anche a Roma sotto il comando di Giuseppe Mazzini. Si stabilì quindi a Londra dove pubblicomimportanti studi fra i quali Early Flemish Painters del 1856 e New History of Painting in Italy del 1864. Le due opere furono determinanti per la nascita di una nuova critica dell’arte. Per incarico ufficiale divenne esperto del patrimonio artistico del ducato di Urbino e dello Stato Pontificio.

Giovanni Battista Cavalcaselle, Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI. 11 Voll., Editore: Forni, 1982, ASIN: B00OFVLJZU


Emilio Cecchi

Emilio Cecchi nacque a Firenze nel 1884 e morì nel 1966. Negli anni Venti del Novecento Cecchi si occupò di pittura sulla rivista Valori Plastici dove propose il ritorno all’arte figurativa di tradizione. Aderì poi al manifesto degli intellettuali antifascisti scritto da Benedetto Croce nel 1925. Negli anni Trenta si schierò però a favore di Mussolini.

Emilio Cecchi, La pittura italiana dell’Ottocento, Firenzelibri, Collana:I libri di Massimiliano Boni, 1988, EAN:9788876224386, ISBN:8876224386


Cennino Cennini

Cennino di Andrea Cennini nacque a Colle di Val d’Elsa nel 1370 e morì nel 1427. Fu un pittore che utilizzò nelle sue opere le innovazioni di Giotto. Inoltre fu allievo infatti di Agnolo Gaddi, figlio di Taddeo, allievo di Giotto. Scrisse il Libro dell’arte durante gli anni trasorsi a Padova. Nel testo si trovano informazioni su tecniche, ateriali e strumemti. Inoltre Cennini si interessa di questioni teoriche quali le proporzioni e le scuole pittoriche.

Cennino Cennini, Il libro dell’arte,


André Chastel

André Chastel nacque a Parigi nel 1912 e morì nel 1990. Lo storico francese si occupò soprattutto di Rinascimento italiano.

La grande officina. Arte italiana 1460-1500, Milano, Feltrinelli.


Jean Clair

Jean Clair, il cui vero nome è Gérard Régnier, è nato a Parigi nel 1940. Fu allievo di André Chastel. Ha curato molte esposizioni riguardanti il lavoro di Marcel Duchamp.

  • Medusa: l’orrido e il sublime nell’arte, Milano, Leonardo, 1992, ISBN 88-355-0122-9
  • La responsabilità dell’artista: le avanguardie tra terrore e ragione, Torino, Allemandi, 1997

Benedetto Croce

Benedetto Croce nacque a Pescasseroli nel 1866 e morì nel 1952. Fu un importante filosofo italiano attivo politicamente e in campo didattico. La sua filosofia fu ispirata all’idealimo e sostenne la superiorita della filosofia sulla scienza. È considerato un ispiratore del liberalismo europeo e fu cotrario a qualsiasi atteggiamento di totalitarismo. La sua influenza nel mondo della critica d’arte fu determinata dai suoi scritti di estetica.


Carlo Del Bravo

Carlo Del Bravo nacque a San Casciano in Val di Pesa, il 16 luglio 1935 e morì a Firenze, il 12 agosto 2017. È considerato uno storico dell’arte e docente italiano. Nel 1935, si formò con Roberto Longhi presso l’Università degli Studi di Firenze discutendo nel 1959 una tesi su Liberale da Verona. Per diversi anni, fu membro della commissione per la valutazione e le nuove acquisizioni della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze. Nel 1989 fondò la rivista «Artista, critica d’arte in Toscana» che diresse, insieme a Carlo Sisi e Anna Maria Petrioli Tofani, fino alla morte. Carlo del Bravo scisse di artisti che vanno dal XV al XXI secolo. Inizialmente seguì il metodo di Longhi. Dagli anni Sessanta del Novecento invece adottò un metodo basato sull’analogia fra testo letterario e immagine. Verso gli anni Ottanta del Novecento passò infine ad uno studio di tipo iconologico delle opere d’arte. Fu un riconosciuto collezionista e alla morte donò la sua raccolta alle Gallerie degli Uffizi di Firenze.


Mario De Micheli

Mario De Micheli nacque a Genova nel 1914 e morì a Milano nel 2004. Fu un critico d’arte e letterario italiano e storico delle Avanguardie artistiche del Novecento. Si laureò presso l’Università di Genova, nel 1938, con una tesi sugli artisti del Surrealismo francese. Durante la Seconda Guerra Mondiale prese parte alle attività della Resistenza e fu membro del gruppo Corrente di Ernesto Treccani.

  • Le Avanguardie artistiche del Novecento, 1959
  • Manifesti della seconda guerra mondiale, 1972
  • Manifesti rivoluzionari, 1973
  • La pittura presente, 1974
  • La matrice ideologico-letteraria dell’eversione fascista, 1977
  • Consenso, fronda, opposizione: intellettuali nel ventennio fascista, 1977
  • Arte e mondo contadino, 1980
  • Scultura italiana del Novecento, 1981
  • Il disagio della civiltà e le immagini, 1982
  • L’arte fra anarchia, fascismo e rivoluzione, 1984
  • La scultura dell’Ottocento, 1993

Otto Demus

Otto Demus nacque a Harland, in Austria Inferiore nel 1902 e morì a Vienna nel 1990. Ricoprì l’incarico di direttore generale delle belle arti dal 1946 al 1965. Inoltre dal 1962 fu professore di storia dell’arte nell’univ. di Vienna. Otto Demus si occupò soprattutto di arte bizantina e medievale. Per questa sua specializzazione ebbe l’incarico ufficiale di direttore del Bundesdenkmalamt e si occupò di restauro e ricostruzione. Le sue opere più importanti sono Pittura murale romanica, Milano 1969, e L’arte bizantina e l’Occidente, Einaudi 2008.


Denis Diderot

Denis Diderot nacque nel 1713 e morì nel 1784. Il suo nome è legato alla stagione politica e culturale dell’Illuminismo. Fu molto importante il suo impegno nella critica d’arte e nella storia dell’arte nata proprio negli anni Trenta del Settecento. Nei suoi resoconti scritti dei Salon parigini Diderot fu il primo a mettere insieme l’aspetto tecnico con quello estetico. La sua estetica abbandona la prospettiva idealistica a favore di un’arte che diventa strumento di miglioramento sociale. Anche il concetto di bello con le tesi di Diderot diventa particolare e relativo. Le sue idee incoraggiarono inoltre lo sviluppo del Neoclassicismo.

  • Scritti di estetica, a cura di Guido Neri, Milano, Feltrinelli, 1957
  • La teoria e la pratica dell’arte, a cura di Armando La Torre, Roma, Bulzoni, 1976
  • Saggi sulla pittura, a cura di Massimo Modica, Palermo, Aesthetica, 1991

Max Dvořák

Max Dvořák nacque nel 1874 e morì nel 1921. Aderì alla Scuola viennese di storia dell’arte con Alois Riegl e Franz Wickhoff.


Henri Focillon

Henri Joseph Focillon nacque a Digione nel 1881 e morì a New Haven il 3 marzo 1943. Il padre, Victor-Louis, fu un incisore e in gioventù Henri frequentò personaggi importanti del mondo artistico quali Édouard Vuillard e Auguste Rodin. Dopo gli studi, nei primi anni del Novecento, insegnò presso alcuni licei finché ottenne una cattedra di storia moderna presso l’Università di Lione. Inoltre diventò direttore del Museo delle Belle Arti della città. Nel 1924 successe a Émile Mâle ottenendo la cattedra di archeologia medievale presso la Sorbona.

Focillon nel 1925 diventò Professeur presso il nuovo Institut d’Art et du Moyen Age. Le sue opere più importanti sono L’art des sculpteurs romans del 1931 e La civilisation occidentale au moyen âge del  1933. Dal 1933 iniziò ad insegnare presso l’Università di Yale. Del 1934 è La vie des formes la sua opera più importante. Nel 1938 Focillon diventò insegnante presso il Collège de France e a Yale. Fu membro della prestigiosa Dumbarton Oaks Research Library and Collection. Focillon fu l’insegnante di André Chastel, Françoise Henry, Philippe Verdier, Louis Grodecki, Charles Sterling e Jurgis Baltrušaitis. Gli allievi statunitensi furono Sumner McKnight Crosby, Charles Seymour e George Kubler.

Claudia Gian Ferrari

Claudia Gian Ferrari è nata a Milano nel 1945 ed è morta nel 2010. Il padre, Ettore Gian Ferrari, fu uno dei principali protagonisti della cultura milanese e italiana. Nel 1942 ideò l’Ufficio Vendite alla Biennale di Venezia. Caludia Gian Ferrari nel 1974 affiancò il padre nella conduzione della galleria d’arte Gian Ferrari, fondata nel 1936. La storica dell’arte promosse il recupero di artisti italiani attivi fra le due guerre quali da Adolfo Wildt, Oppi, Cagnaccio di San Pietro e Fausto Pirandello. Claudia Gian Ferrari era proprietaria di una ricca collezione di opere. Ne donò molte al Fondo Ambiente Italiano, destinate a villa Necchi Campiglio di Milano, realizzate da de Chirico, Carrà, Morandi, De Pisis, Severini, Campigli, Casorati, Martini, Gino Rossi, Sironi. Inoltre destinò al Maxxi di Roma circa duecento opere compresi cinque lavori di Lucio Fontana e cinque di Piero Manzoni.


Vittore Grubicy de Dragon

Vittore Grubicy de Dragon nacque a Milano nel 1851. Fu pittore, critico d’arte e gallerista. Il padre di Vittore era Alberto Grubicy de Dragon, un barone ungherese mentre la madre, Antonietta Mola, una nobile di Lodi. Collaborò con il fratello Alberto frequentando gli ambienti artistici di Milano. Inizialmente si avvicinò all’ambiente della Scapigliatura milanese, poi del Divisionismo. In seguito, fu lo scopritore di molti talenti fra i quali: Benvenuto Benvenuti, Carlo Fornara, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Gaetano Previati, Giovanni Segantini e Achille Tominetti.


Federico Hermanin

Federico Hermanin de Reichenfeld nacque a Bari il 16 settembre 1868 e morì a  Roma, 29 giugno 1953. Il padre fu Ferdinando Leopoldo, ufficiale di stato maggiore e aiutante di campo onorario di Umberto I. Federico Hermanin studiò a Roma e seguì lezioni di Storia dell’arte medievale e moderna seguendo il critico Lionello Venturi. Partecipò a diversi progetti istituzionali nell’ambito della catalogazione di opere e collaborò a L’arte, la rivista fondata da Lionello Venturi. Nel 1900 scoprì il celebre Giudizio universale di Pietro Cavallini e si occupò del catalogo delle sue opere. Nel 1923 fondò la rivista Roma. Fu sovrintendente per le Belle Arti di Lazio ed Abruzzi e collaborò con il ministro dell’istruzione Benedetto Croce. La sua attività si bloccò a causa dell’imminente Seconda Guerra Mondiale intorno al 1938.


Adolf von Hildebrand

Adolf von Hildebrand nacque nel 1847 a Monaco e morì nel 1921. Fu artista e scrittore e lavorò in Italia e in Germania. Fu amico del filosofo Konrad Fiedler che lo spinse ad interessarsi di estetica. Von Hildebrand scrisse così un manuale teorico per giovani scultori valido oggi.

Adolf von Hildebrand, Il problema della forma nell’arte figurativa, Curatore: A. Pinotti, F. Scrivano, Aesthetica, 2001, EAN: 9788877260505


Rudolf Eitelberger

Rudolf Eitelberger von Edelberg nacque a Olomouc nel 1817 e morì nel 1885. Fu uno storico dell’arte ceco che fondò la Scuola viennese di storia dell’arte. Nel 1854, presso l’Università di Vienna istituì l’Istituto di storia dell’arte. Eitelberger basò la sua dottrina sullo studio dell’opera d’arte contestualizzata nel periodo storico di appartenenza. Gli storici che si formarono con il suo metodo partirono quindi tutti dall’oggetto artistico. Inoltre la scuola viennese di storia dell’arte si distinse per l’utilizzo di sole fonti sicure e di prima mano.


Andrè Félibien

André Félibien, signore degli Avaux e di Javercy nacque a Chartres nel 1619 e morì nel 1695. Lo storico e architetto francese passo molti anni a Roma. Fu amico del cardinale Barberini, noto collezionista d’arte, e di Nicolas Poussin. Dal 1666 al 1668 scrisse l’opera in cinque volumi intitolata Entretiens sur les vies et sur les ouvrages des plus excellents peintres anciens et modernes. Scrisse poi anche nel 1660 l’Origine de la peinture e nel 1687 Description des tableaux, des statues … des maisons royales.


Konrad Fiedler

Konrad Fiedler nacque a Öderan nel 1841 e morì nel 1895. Fu a Roma nel 1866 e nel 1867 dove conobbe lo scultore Adolf von Hildebrand e il pittore Hans von Marées. Fiedler fu un teorico dell’arte impegnato nell’elaborazione di una teoria dell’arte slegata da giudizi valutativi e influenze di altre discipline. Benedetto Croce definì tale ricerca la teoria della “pura visibilità”. Secondo le idee di Fiedler lo sguardo critico doveva lasciare da parte l’estetica, la storia dell’arte, l’iconografia e l’antropologia e concentrarsi sulla percezione visiva. Le sue opere ebbero molta influenza su alcuni intellettuali tra Ottocento e Novecento tra i quali Alois Riegl. Scrisse Sulla valutazione delle opere d’arte figurativa (Über die Beurteilung von Werken der bildenden Kunst) del 1876 e Sull’origine dell’attività artistica (Über den Ursprung der künstlerischen Tätigkeit) del 1887.


Roger Fry

Roger Eliot Fry nacque a Londra nel 1866 e morì nel 1934. Fu considerato un critico molto influente e sostenitore dell’arte a lui contemporanea. Fry coniò il termine Postimpressionismo per definire lo sviluppo della pittura francese di fine Ottocento. Fu anche pittore di paesaggi e membro del Bloomsbury Group.

Roger Fry, Il Postimpressionismo. La promessa di una nuova arte, Castelvecchi, Roma 2015. ISBN 978-88-6944-264-3


Pierre Francastel

Pierre Francastel nacque a Parigi nel 1900 e morì nel 1970. Fu autore dimuna storia dell’arte influenzata dal metodo sociologico e dalle idee di Émile Durkheim. Secondo Francastel lo storico dell’arte deve tenere conto del contesto sociale nel quale ha operato l’artista. Fu autore di molte opere tra le quali Histoire de la peinture italienne (a cura di), 3 voll., Paris: Tisné, 1955, 1958, 1963 e Histoire de la peinture française (a cura di), 2 voll., Paris, Gonthier 1955.


Vincenzo Giustiniani

Vincenzo Giustiniani nacque a Chio nel 1564 e morì a Roma nel 1637. Nella sua collezione d’arte raccolse molte opere di Caravaggio favorito dalla sua amicizia con il Cardinal Del Monte principale mecenate dell’artista. Giustiniani scrisse diversi trattati di architettura, musica e arte.


Ernst Gombrich

Sir Ernst Hans Josef Gombrich nacque a Vienna nel 1909 e morì nel 2001. Fu allievo degli storici dell’arte Julius von Schlosser e Alois Riegl. Dagli anni Quaranta del Novecento si avvicinò alla psicologia sperimentale e alle questioni della percezione visiva. Le sue teorie valorizzano il ruolo della tradizione figurativa e quindi dell’imitazione nell’evoluzione del linguaggio figurativo. Scrisse una celebre Storia dell’arte che analizza le opere alla luce delle sue teorie.

Approfondisci consultando le pubblicazioni di Gombrich sulla pagina: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte


Erich Klossowski

Erich Klossowski Klossowski o Kłossowski nacque nel 1875 e morì nel 1949. È il padre dell’attore Pierre Klossowski e dell’artista Balthus. Fu uno storico dell’arte e scrisse una delle prime monografie su Honoré Daumier.


Luigi Antonio Lanzi

Luigi Antonio Lanzi nacque a Treia nel 1732 e morì nel 1810. Fu uno storico dell’arte e archeologo gesuita. È considerato il fondatore della moderna storiografia artistica italiana. Scrisse un’opera monumentsle intitolata Storia pittorica dell’Italia. Le ricerche occuparono diversi anni e nel 1792 Lanzi pubblicò una parte relativa alle scuole senese, romana e napoletana. Terminò infine il resto dell’opera nel 1796.


Jacques Le Goff

Jacques Le Goff nacque a Tolone il 1 gennaio 1924 e morì a Parigi il 1 aprile 2014. Le Goff si interessò di storia e sociologia medievali. Inoltre fu un autorevole agiografo cioè studioso della vita dei Santi cristiano-cattolici. Le Goff insegnò presso le Università di Lilla e di Parigi. Scrisse molti saggi di riferimento storico sulla civiltà medievale.


Roberto Longhi

Roberto Longhi nacque ad Alba nel 1890 e morì nel 1970. Fu allievo di Pietro Toesca a Torino e collaborò con Adolfo Venturi a Roma. Uno dei suoi primi scritti fu dedicato a Macrino d’Alba e successivamente Longhi approfondì il lavoro di diversi artisti anche contemporanei. Si impegnò nella rivalutazione internazionale di Caravaggio e del Barocco. Tradusse il saggio di Bernard Berenson sul Rinascimento italiano. Ebbe molta influenza nell’ambiente della critica dell’arte italiano.


Giovan Paolo Lomazzo

Giovanni Paolo Lomazzo nacque a Milano nel 1538 e morì nel 1592. Lomazzo scrisse il Trattato dell’arte della pittura, scoltura et architettura pubblicato a Milano nel 1584 e l’Idea del tempio della pittura pubblicato invece nel 1590. I suoi scritti sono diventati inoltre importanti precedenti nel campo della critica d’arte.


Corrado Maltese

Corrado Maltese nacque a Genova nel 1921 e morì nel 2001. Fu un esperto di arte medievale, dell’Ottocento e moderna. Scrisse inoltre una Storia dell’arte in Italia 1785-1943 edita da Einaudi.


Carlo Cesare Malvasia

Carlo Cesare Malvasia nacque a Bologna nel 1616 e morì nel 1693. Scrisse Felsina Pittrice (1678), che raccoglie biografie di artisti emiliani e romagnoli. Nel 1686 pubblicò invece Pitture di Bologna una guida artistica di Bologna ambientata nel XVII secolo.


Matteo Marangoni

Matteo Marangoni nacque a Firenze nel 1876 e morì nel 1958. Fu appassionato di musica e si laureò in antropologia. In seguito si appassionò all’arte che approfondì accademicamente a Bologna. Ebbe diversi incarichi di insegnamento e scrisse di arte rinascimentale e barocca. Fu vicino alle teorie di Benedetto Croce e Heinrich Wölfflin. Molti critici italiani che vennero dopo di lui furono condizionati dai suoi insegnamenti. Scrisse un manuale molto noto ai tempi intitolato Come si guarda un quadro pubblicato a Firenze per Vallecchi nel 1927. Seguì poi Saper vedere pubblicato a Milano-Roma per Treves, Treccani e Tumminelli editori nel 1933.


Diego Martelli

Diego Martelli nacque a Firenze nel 1839 e morì nel 1896. Fu il primo critico italiano a sostenere i realisti francesi. Inoltre riunì presso la sua casa in riva al mare il gruppo dei pittori Macchiaioli con i quali fondò la scuola di Castiglioncello.

Filiberto Menna

Filiberto Menna nacque a Salerno nel 1926 e morì nel 1988. Fu interessato all’arte moderna e scrise molti scritti. Inoltre curò diverse mostre. Si formò alla scuola di Lionello Venturi e di Giulio Carlo Argan. Il saggio più noto è La linea analitica dell’arte moderna del 1975 a cui seguì Critica della critica.


Giovanni Morelli

Giovanni Morelli nacque a Verona nel 1816 e morì nel 1891. Si laureò prima in medicina e poi si dedicò alla storia dell’arte. Fu un celebre attribuzionista grazie al suo metodo di indagine molto approfondito. Morelli infatti osservava attentamente i particolari dipinti come le diverse parti del volto e le pieghe degli abiti. Lo storico era così convinto di individuare la mano dell’artista e scoprire gli imitatori. Nell’Ottocento il suo metodo fu molto apprezzato anche da esperti quali Franz Wickhoff, Bernard Berenson e da maestri dalla scuola di Vienna come Warburg e Thausing. In qualità di funzionario statale dal 1862 al 1864 affiancò Cavalcaselle nella catalogazione di opere dell’ex Stato Pontificio, Marche e Umbria.


Francesco Negri Arnoldi

Francesco Negri Arnoldi nacque nel 1932 ed è morto nel 2018. È stato accademico di Storia dell’arte e funzionario per i Beni Culturali. Ha pubblicato una Storia del Catalogo dei Beni Culturali (1981). Inoltre fu autore di un diffuso manuale di Storia dell’Arte Italiana (1968, 1989, 2004) per le scuole superiori.


Otto Pächt

Otto Pächt nacque nel 1902 a Vienna e morì nel 1988. Si laureò nel 1925 con una tesi sul medioevo sotto la guida di Karl Maria Swoboda, Julius von Schlosser and Max Dvorak. Fece parte della Scuola di Vienna insieme a Hans Sedlmayr portando avanti le idee di Alois Riegl.


Erwin Panofsky

Erwin Panofsky nacque ad Hannover nel 1892 e morì negli Stati Uniti nel 1968. Si laureò a Berlino con una tesi sugli scritti di Dürer e insegnò Storia dell’Arte ad Amburgo dove conobbe Aby Warburg e Fritz Saxl. Rimase ad Amburgo fino al 1933 quando partì per gli Stati Uniti a causa delle persecuzioni naziste. Il suo testo più noto è La prospettiva come forma simbolica. Con questo scritto Ponofsky affermò che la prospettiva non è solo un espediente tecnico ma rappresenta una visione culturale. Fu un esperto di questioni iconologiche e pubblicò Studi di iconologia. I temi umanistici nell’arte del Rinascimento.


Edoardo Persico

Edoardo Persico nacque a Napoli nel 1900 e morì a Milano nel 1936. Dopo la maturità classica conseguita a Napoli si iscrisse all’Università per seguire gli studi di Giurisprudenza. Tornato dall’esperienza militare del 1918, Persico passò a studi letterari. Nel 1927 si trasferì a Torino e divenne amico del critico Lionello Venturi. Introdotto nell’ambiente dell’arte torinese sostenne il gruppo definito I sei di Torino composto da Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio e Enrico Paulucci Delle Roncole. Nel 1939 Persico si trasferì a Milano e insieme a Giuseppe Pagano, nel 1931, diresse la rivista Casabella. A partire dal 1934 il critico aderì al movimento Razionalista. Nel 1936 morì a 36 anni in circostanze molto sospette. Alcuni, nel dopoguerra sostennero che Persico fu giustiziato da sicari fascisti.

Nikolaus Pevsner

Sir Nikolaus Pevsner nacque a Lipsia nel 1902 e morì nel 1983. Di origini tedesche studiò ed insegnò a Londra fino alla pubblicazione delle leggi razziali. Poiché era di origini ebraiche si trasferì in Inghilterra dove insegnò presso alcune Università. È conosciuto soprattutto per i suoi studi sull’architettura. La sua opera più nota è The Buildings of England, 1951-1974 dove racconta in 46 volumi l’architettura britannica organizzata per regioni.

Carlo Ludovico Ragghianti

Carlo Ludovico Ragghianti nacque a Lucca nel 1910 e morì nel 1987. Si occupò inizialmente di letteratura e in seguito seguì i corsi di Matteo Marangoni presso l’Università di Pisa. Si avvicinò così alla teoria della pura visibilità di Benedetto Croce. Fu anche un seguace delle idee di idee di Konrad Fiedler, Alois Riegl e Julius von Schlosser.


Corrado Ricci

Corrado Ricci nacque a Ravenna il 18 aprile 1858. Fu uno storico dell’arte e archeologo. Diresse alcuni musei e tra il 1894 e il 1896 fu direttore della Galleria nazionale di Parma. In questa istituzione elaborò un modello di riordino museografico strutturato sulla ricerca, lo studio ed il riordino inventariale ed espositivo. Questa riorganizzazione fu un esempio di conservazione dei beni culturali finalizzata anche al loro restauro.


Alois Riegl

Alois Riegl nacque a Linz nel 1858 e morì a Vienna nel 1905. La sua storia dell’arte si basa sulle teorie della pura visibilità. Riegl considerò come centro propulsore della creazione artistica il concetto di Kunstwollen traducibile come “volontà artistiche”. Inoltre diede molta importanza all’interpretazione dell’opera da parte dell’osservatore. Infatti chi osserva con attenzione un’opera attiva un processo creativo personale che arricchisce il contenuto del dipinto o della scultura.


Cesare Ripa

Cesare Ripa nacque a Perugia nel 1555 o nel 1560 e morì a Roma nel 1622. A lui si deve il primo importante studio sui modelli iconologici dell’antichità e gli studi sull’Iconologia religiosa del suo tempo.


Harold Rosenberg

Harold Rosenberg nacque a New York nel 1906 e morì nel 1978. È noto oltre che per altri scritti per aver definito “action painting” un metodo artistico che in seguito fu assorbito nella corrente artistica Espressionismo astratto. Jackson Pollock è uno degli artisti che utilizzarono tale tipo di pittura.


John Ruskin

John Ruskin nacque a Londra nel 1819 e morì a Brantwood nel 1900. Per tutta la vita fu legato professionalmente al pittore William Turner. Ruskin professò idee progressiste che lo portarono a fondare insieme ad altri l’Arts and Crafts Movement. Secondo questo movimento l’artista non può prescindere da una motivazione etica e morale. Il suo nome si affianca a William Morris ed è considerato un precursore dell’Art Nouveau. In campo architettonico fu contrario al restauro ricostruttivo e quindi oppositore delle teorie di Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc che proponeva invece una totale integrazione dell’edificio antico. Le sue idee in pittura favorirono invece la nascita del Movimento preraffaellita.


Fritz Saxl

Fritz Saxl nacque a Vienna nel e morì nel 1948. Studiò a Vienna con Max Dvořák, e in seguito a Berlino con Heinrich Wölfflin. Nel 1911 collaborò con Aby Warburg. In seguito si occupò di Dürer con Erwin Panofsky. Nel 1913 si stabilì ad Amburgo e divenne assistente di Warburg. Infine dal 1937 iniziò a pubblicare il “Journal of Warburg Institute” con le firme di importanti studiosi dell’Istituto.


Julius von Schlosser

Julius Alwin Franz Georg Andreas Ritter von Schlosser nacque a Vienna il 23 settembre 1866 e morì a Vienna il 1º dicembre 1938. È considerato l’ultimo esponente della Scuola viennese di storia dell’arte. Fu un grande esperto del medioevo d’occidente. Franz Wickhoff fu il suo maestro e fu amico con Benedetto Croce. Julius von Schlosser nel 1922, all’età di 56 anni successe a Max Dvořák nella cattedra di Storia dell’arte presso l’università di Vienna.


Gianni Carlo Sciolla

Gianni Carlo Sciolla nacque a Biella nel 1940 e morì a Milano nel 2017. Sciolla svolse l’attività di storico dell’arte e di critico d’arte. Lo studioso insegnò Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Torino e di Metodologia della ricerca storico artistica presso il DAMS. Lo studioso fu presidente del Centro Studi “Il Rinascimento e l’Europa” e del “Centro sulle Riviste di Storia dell’arte“, con sede presso l’università di Torino. Sciolla fondò e fu presidente della Società Italiana di Storia della Critica d’Arte.


Hans Sedlmayr

Hans Sedlmayr nacque a Szarvkő nel 1896 e morì a Salisburgo nel 1984. Sedlmayr studiò architettura al Politecnico di Vienna e storia dell’arte all’Università di Vienna. Julius von Schlosser fu il relatore della tesi che trattava dell’architetto barocco Johann Bernhard Fischer von Erlach. Sedlmayr più avanti aderì alle idee di Alois Riegl. Nel secondo dopoguerra diventò professore di storia dell’arte nelle università di Monaco di Baviera e Salisburgo. Negli anni che vanno dal 1970 al 1973 fu professore presso l’Istituto Ticinese di Alti Studi a Lugano. Fu un grande esperto del Borromini.


Alfred Scharf

Alfred Scharf si diplomò al Kaiser-Wilhelm-Realgymnasium di Berlino nel 1920 e studiò storia dell’arte, archeologia classica, storia dell’arte dell’Asia orientale e storia del teatro a Berlino, Monaco e Friburgo dal 1920 al 1925. Dal 1925 iniziò la sua carriera accademica e l’impiego presso il dipartimento Kupferstichkabinett dei Musei statali di Berlino, il Kaiser Friedrich Museum e la Kunstbibliothek.

Durante gli anni della guerra gli fu rifiutata l’abilitazione a causa della sua origine ebraica contrastata dagli insegnanti antisemiti dell’Università di Francoforte. Alfred Scharf si rifugiò quindi in Gran Bretagna nel maggio 1933 insegnando presso il Courtauld Institute dell’Università di Londra nel 1933-1934. Più avanti si dedicò così ad un progetto sull’arte del Rinascimento presso il Warburg Institute di Londra. Lo storico fu anche impegnato presso il National Art Collection Fund. Nel 1946 diventò cittadino britannico. Alfred Scharf fu un esperto di arte italiana del XV secolo, di pittura olandese e fiamminga del XVII secolo, nonché di disegno e di grafica dal XV al XVIII secolo.


Karl Maria Swoboda

Testo in preparazione


Pietro Toesca

Testo in preparazione


Giorgio Vasari

Testo in preparazione


Adolfo Venturi

Testo in preparazione


Lionello Venturi

Lionello Venturi nacque a Modena nel 1885 e morì a Roma nel 1961. Suo padre fu il noto storico Adolfo Venturi. Ricoprì importanti incarichi istituzionali. Infatti nel 1909 – 1910 fu ispettore delle Gallerie di Venezia. Nel 1911 – 1912 della Galleria Borghese a Roma e nel 1913 – 1914 fu Direttore e Sovrintendente della Galleria Nazionale di Urbino. Nel 1914-15 iniziò a insegnare presso l’Università degli Studi di Torino. Nella città collaborò con Riccardo Gualino, industriale, mecenate e collezionista. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale ma fu uno dei dodici docenti universitari che si rifiutarono di prestare il Giuramento di fedeltà al Fascismo. Perse quindi tutti gli incarichi istituzionali e si trasferì a Parigi nel 1931. Dal 1939 al 1944 fu a New York. Tornò infine a Roma nel 1945 dove insegnò fino al 1955.

Lionello Venturi scrisse tra gli altri su Giorgione, Leonardo da Vinci, Caravaggio, Modigliani, Cézanne e gli Impressionisti francesi, Rouault, Marc Chagall, Spazzapan, Severini. Inoltre ebbe allievi che ricoprirono cariche importanti quali: Giulio Carlo Argan, Cesare Brandi, Giovanni Urbani, Valentino Martinelli, Maurizio Calvesi, Nello Ponente, Enrico Crispolti, Eugenio Battisti, Luigi Grassi, Creigthon E. Gilbert, Giovanni Carandente, Mario Soldati e Ilaria Toesca.


Federico Zeri

Testo in preparazione


Federico Zuccari

Testo in preparazione


Aby Warburg

Aby Moritz Warburg nacque a Amburgo il 13 giugno 1866 e morì nella stessa città il 26 ottobre 1929. Aby Warburg dagli anni Trenta del Novecento determinò un deciso cambiamento nella critica d’arte. Infatti la critica formalista della generazione di studiosi precedente limitava il valore dei dipinti alla forma e al colore. La forma era considerata forma significante e i soggetti delle opere venivano trascurati. Aby Warburg mise insieme un gruppo di studiosi per rivelare il significato dei soggetti nell’arte medievale e rinascimentale. Erwin Panofsky su uno degli studiosi del gruppo. Il gruppo di studiosi mise così in relazione i soggetti delle opere con testi del passato che li avevano ispirati. Warburg e i suoi colleghi studiarono la Bibbia, le fonti della Mitologia greca, i Vangeli apocrifi, la Legenda Aurea che raccoglieva le vite dei santi.


Rudolf Wittkower

Testo in preparazione


Franz Wickhoff

Testo in preparazione


Johann Joachim Winckelmann

Testo in preparazione


Heinrich Wölfflin

Testo in preparazione


© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci