Il pergolato di Silvestro Lega

Silvestro Lega ne Il Pergolato raffigurò un piacevole momento dei pomeriggi trascorsi in casa della famiglia Batelli a Sud di Firenze.

Silvestro Lega, Un dopo pranzo, Il Pergolato, 1868, olio su tela, 75 x 93,5 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Indice

Descrizione de Il pergolato di Silvestro Lega

Nell’immagine si vedono le donne, una bambina e una domestica che sta portando un vassoio. Il gruppo di famiglia è inserito in un ambiente esterno, nel cortile di casa. Le donne si trovano al riparo di un pergolato ricoperto di rami di vite. In lontananza si vede un paesaggio nel quale è dipinto un edificio di campagna, un prato e sullo sfondo un filare di alberi.

Interpretazioni e simbologia de Il pergolato di Silvestro Lega

Silvestro Lega fu spesso ospite nella residenza di Piagentina della famiglia Batelli e ne approfittò per realizzare opere dal vero. Nel Il Pergolato, Silvestro Lega ritrae, infatti, una scena di vita familiare all’aria aperta.

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Lo stile de Il pergolato di Silvestro Lega

I Macchiaioli costituiti intorno al 1855 si impegnarono a rinnovare la pittura italiana accademica, ispirandosi, anche, alla pittura francese. Il gruppo di artisti si riuniva al caffè Michelangelo di Firenze per discutere tra loro e con intellettuali dell’epoca. Per dipingere utilizzarono colori chiari e scuri contrapposti posti sulla superficie pittorica con una tecnica a macchie. Furono eliminate linee, geometrie e forme dettagliate. Il fine pittorico fu quello di realizzare sulla tela l’impressione del soggetto. I temi furono presi dal vero e dalla realtà contadina e borghese, scene di vita campestre, temi sociali e momenti di vita militare. Interno di un chiostro di Giuseppe Abbati è considerato un importante esempio della tecnica macchiaiola.

Il colore e l’illuminazione

Il colore maggiormente diffuso nel dipinto è il verde. Il lastricato del cortile è di colore ocra, più chiaro nelle zone di luce. La domestica indossa un abito di colore beige, con un grembiule di colore bianco e porta una caffettiera. La signora in primo piano indossa un abito beige chiaro decorato con del pizzo nero. Dietro di lei si trova una donna vestita di nero che sta guardando con amore la bambina. La piccola è in piedi accanto ad un’altra signora seduta e indossa un vestito rosa e un cerchietto tra i capelli neri.

Il paesaggio lontano è colorato di verde tendente al grigio, con parti illuminate di giallo. La zona di aperta campagna tra il cortile e lo sfondo è colorata di arancio e giallo. La luce proviene da destra ed il sole, già tardo pomeridiano, crea lunghe ombre sul selciato del cortile. Le figure sono tutte in ombra perché al riparo sotto il percolato e voltare contro i raggi del sole. La fascia centrale della scena e il percolato in alto a sinistra sono completamente in ombra. Il sole illumina il cortile in primo piano e la campagna sullo sfondo. Un contrasto di complementari mette in forte risalto la luce dorata del sole riflessa dalle pietre del cortile contro le ombre violette.

Lo spazio

Lo spazio del cortile viene creato attraverso progressione delle grandi piastrelle in pietra. La loro fuga punta verso un punto sul bordo sinistro del dipinto in corrispondenza della linea dell’orizzonte. Il resto dello spazio è costruito dalla sovrapposizione degli ambienti che si succedono in profondità. L’orizzonte è posto a due terzi dell’altezza del piano pittorico, verso l’alto e permette di dare spazio alla lontananza del paesaggio, verso gli alberi di fondo.

Il primo piano è riservato alla luce che si riflette sul selciato del cortile e le lunghe ombre che si formano su di esso. Sembra che Lega sia interessato, in primis, a questo contrasto luminoso che si trova al centro del piano pittorico. Viene, poi la figura della cameriera che giunge da destra. Seguono, in profondità, le figure della famiglia sotto il porticato. Quindi, il paesaggio e l’orizzonte. Il formato dell’opera è rettangolare sviluppato in orizzontale, adatto a raffigurare la scena. La composizione è spostata verso parte sinistra del quadro dove si trovano le donne con la bambina.

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